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UNA CONSULTA PROVINCIALE PER I GIOVANI: LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI CHIETI

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L’Associazione “Università, Cultura & Società”, presieduta da Fabio Orlando Travaglini, che riunisce numerosi studenti universitari della provincia di Chieti, ha inviato una lettera aperta al Presidente della provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, per richiedere formalmente la costituzione di una Consulta Provinciale dei Giovani, allo scopo di creare un luogo aperto di rappresentanza e di coordinamento delle diverse realtà associative ed aggregative di giovani presenti sul territorio provinciale ed avviare così un processo finalizzato alla promozione di concrete esperienze di cittadinanza attiva. “La Consulta dei Giovani” ha spiegato Fabio Travaglini “potrebbe rappresentare uno strumento efficace ed indispensabile per consentire alle nuove generazioni di partecipare ai dibattiti e alle decisioni che le riguardano da vicino, fornendo altresì un fattivo contributo di idee e proposte utili per il governo della comunità provinciale”. Le funzioni principali che l’Associazione chiede di attribuire alla Consulta sono quelle di concorrere alla definizione e all’attuazione degli obiettivi, dei programmi e delle iniziative di competenza dell’Amministrazione Provinciale in materia di politiche giovanili, esercitando funzioni consultive, propositive e di mediazione, di promuovere gli interessi generali e le aspirazioni dei giovani nell’ambito della comunità provinciale, e di avanzare proposte agli enti pubblici locali, nelle materie che interessano l’universo giovanile. “Tale strumento di coinvolgimento delle realtà giovanili” ha precisato nella lettera il Presidente Fabio Travaglini “si ispira a due importanti documenti sanciti dall’Unione Europea: il Libro Bianco “Un nuovo impulso per la gioventù europea” del 2001, che ha individuato come priorità d’azione della Commissione Europea la promozione della partecipazione dei giovani come presupposto di democrazia, e un migliore inserimento della tematica della gioventù nelle politiche pubbliche, e la Carta Europea della partecipazione dei giovani del 2003, secondo la quale “partecipare ed essere un cittadino attivo, vuole dire avere il diritto, i mezzi, il luogo, la possibilità e, se del caso, il necessario sostegno per intervenire nelle decisioni, influenzarle ed impegnarsi in attività ed iniziative che possano contribuire alla costruzione di una società migliore”. Ufficio Stampa dell’Associazione Università, Cultura e Società
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