Ci risiamo! Come già accaduto in occasione del CIVETA, per la quale situazione finanziaria il centro – destra aveva chiesto più volte di prestare attenzione all’operato del C.dA. del Consorzio, e dove i cittadini di San Salvo si sono visti raddoppiare la tassa dei rifiuti solidi urbani, in seguito alla richiesta di ripiano dei debiti maturati dal CIVETA di ben 720.000 euro a carico del Comune di San Salvo, adesso si profila le stessa cosa per il porticciolo turistico.
Il centro – destra, che già alcuni mesi fa aveva chiesto al sindaco chiarimenti sullo sbilanciamento finanziario del porticciolo turistico per un importo di 1.200.000euro, e dal quale aveva ricevuto assicurazioni che da quella situazione si sarebbe rientrati con la vendita dei nuovi posti barca, adesso ha chiesto la convocazione del Consiglio Comunale per l’aggravarsi della situazione.
Infatti sembra che la Società “ Le Marinelle “, che gestisce il porticciolo, e della quale il Comune di San Salvo detiene il 51% delle quote, avrebbe realizzato, nei confronti della banca affidataria, ossia il Credito Cooperativo di San Salvo, uno sforamento del fido bancario superiore a 1.500.000 euro.
Sembrerebbe ancora che alcune cambiali siano state firmate, quale impegno nei confronti della ditta esecutrice di lavori nel porto e che esse abbiano difficoltà ad essere onorate.
Non sappiamo quali siano i motivi che hanno portato la Società “ Le Marinelle “ a maturare questa grave situazione debitoria, ma ci preoccupa notevolmente il coinvolgimento, quale socio maggioritario, del Comune di San Salvo, e non vorremmo che anche questa volta i cittadini si debbano accollare i debiti di gestioni non oculate.
Questo è il motivo per il quale l’opposizione di San Salvo chiede che il Sindaco Marchese venga a riferire in Consiglio Comunale circa la situazione del porticciolo turistico, prenda impegno a convocare l’assemblea dei soci al fine di di sfiduciare il C. d A., e a fare ricadere sugli amministratori del porticciolo eventuali debiti, oltre che a non impegnare finanziariamente il Comune di San Salvo, come già fatto in occasione della vicenda CIVETA, per la quale il centro – destra aveva fatto la stessa richiesta caduta nel vuoto, con i risultati suddetti.
San Salvo, 31 ottobre 2010