«L'eolico nelle regioni meridionali è stato favorito e sostenuto dalla mafia. Questo è un dato inconfutabile; tacere è una forma di complicità »: queste le parole di Vittorio Sgarbi oggi a Sepino, dove si trova per appoggiare la protesta di 112 associazioni contro l'insediamento di 16 torri eoliche in prossimità dell'area archeologica di Altilia. Il critico d'arte ha sollecitato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, quale parlamentare eletto in Molise, l'onorevole Antonio di Pietro, molisano di nascita, e lo scrittore Roberto Saviano a recarsi in Molise per rendersi conto di persona delle minacce al territorio. «Di Pietro - ha detto Sgarbi - ha combattuto la mafia; poi ha messo nei suoi manifesti l'eolico come se fosse lo sviluppo, facendo un errore gravissimo, oggi anche i suoi gli spiegano che non è così. Altilia è un problema anche suo e non credo che non debba reagire». A proposito di Saviano, «visto che nella sua trasmissione si parla di mafie, e questo è un caso emblematico - ha detto Sgarbi - mi pare importante che dica qualcosa, non per fare un piacere a me, ma per fare un favore a sè stesso e mostrare che non si parla in astratto di concetti, ma di questioni reali». Per documentare quanto sta accadendo nella zona, è arrivata anche una troupe di «Striscia la notizia» con Vittorio Brumotti. Sgarbi lo aveva annunciato ieri a Campobasso - dove si trovava per un'iniziativa della Coldiretti contro l'eolico selvaggio - definendo il Tg satirico di Canale 5 un «tribunale del popolo».