Il Dott. Iezzi ha ragione in parte: è vero che serve un minuto per
ritirare il referto, ma solo dopo aver fatto fino ad un'ora e mezza
di fila per arrivare all'unico sportello aperto. Non lo dico io, ma
basta recarsi all'ospedale per verificarne di persona la situazione ed
è sufficiente avere delle basi matematiche per comprenderne la
gravità.
Ogni giorno, infatti, ci sono in media centinaia di utenti che si
recano in ospedale per il ritiro dei referti (ci sono anche documenti
fotografici) e se è vero che chi arriva prima degli altri ci mette un
minuto per ritirarli, non bisogna essere scienziati per capire come si
formino lunghe code per chi è trentesimo, cinquantesimo e per chi
addirittura centesimo.
Al dott. Iezzi, di certo, non è richiesta una competenza matematica,
seppur minima, ma ben altre e più importanti competenze che con grande
professionalità sicuramente mette in campo.
La medicina serve per curare e prevenire, la matematica per fare i
conti e la politica per risolvere i problemi che si presentano. In
questo caso la telematica potrebbe sicuramente risolvere o quantomeno
ridurre il problema, evitando che il cittadino/utente sia costretto a
recarsi fisicamente in ospedale.
L'importante è che ognuno di noi faccia la propria parte con senso di
responsabilità evitando barricate difensive e mettendo al centro
sempre e soltanto l'interesse dei cittadini.
nota di Paolo Palomba, Vice
Presidente Commissione Sanità Alla Regione Abruzzo e consigliere IdV,
in risposta alle dichiarazioni rilasciate su Il Centro dal Dott. Iezzi
sulle attese per il ritiro dei referti all'ospedale di Vasto.