L'anemìa di Blackfan Diamond è un'anemìa cronica classificata come "malattia genetica rara" che colpisce i bambini durante il primo anno di vita.
E' una rara insufficienza midollare caratterizzata da malformazioni congenite (arti superiori,malformazioni urogenitali,cardiovascolari);da ritardo della crescita (nanismo)e comporta lo sviluppo di tumori in età giovanile. A tutt'oggi non è stata trovata la causa principale di tale patologia.
I cortisonici e le trasfusioni di sangue sono solo d'ausilio e gli aminoacidi hanno,in alcuni casi,registrato un sensibile aumento della crescita (fonte:Gruppo di sostegno DBA Italia Onlus).
A tal proposito,a San Salvo,è presente un unico caso di Anemia Blackfan Diamond che ha colpito una bambina. Tale anemìa è causa di problemi psico-fisici e psico-motori e ,come ultimo aggravio,la bambina ha manifestato disturbi alle gambe ed alla schiena.
Tutto ciò richiede una spesa sia a livello di terapie specialistiche sia a livello di medicinali (specifici e non)che la madre,senza lavoro, deve affrontare.
Pertanto,viene spontaneo chiedere come mai è costretta a pagare tutto, nonostante una documentazione medica storica, per tutelare la salute della figlia che è sempre cagionevole?
I tagli in campo sanitario e la ricerca ancora in corso, sono le risposte che la madre riceve, ma che non risolvono, almeno sotto l'aspetto economico, un problema che la piccola non ha certo voluto.
I 'Tagli' sono evidenti...ma che partissero dai vertici.