CELENZA SUL TRIGNO - «Si fa presto a dire politicizzare», scrive, in una nota girata alla nostra redazione, Luca Felice, segretario del circolo Pd di Celenza sul Trigno, che interviene così in merito al convegno sulla scuola paritaria ospitato, nei giorni scorsi, nella chiesa parrocchiale. L’esponente politico, dopo le accese polemiche che hanno preceduto e soprattutto seguito i lavori del convegno, chiarisce la posizione del suo partito, nella speranza di ottenere una sorta di pacificazione in paese. «Il Partito democratico si pone in condizione di totale dissenso nei confronti delle affermazioni fatte sulla politicizzazione del convegno ospitato nella chiesa di Santa Maria Assunta di Celenza sul Trigno, in quanto tenutosi largamente fuori sia dall’organizzazione che dall’intervenire attivamente, proprio ad evitare che si additasse come incontro di carattere politico e che si evidenziasse il carattere sociale e di tutela del servizio della scuola materna paritaria, oltre a quelli che sono gli aspetti di economicità e al valore indiscutibile che apportano le sorelle Francescane alla collettività Celenzana. Rafforzano queste affermazioni, la lunga difesa durante il Consiglio comunale dell’attuale scuola paritaria. I consiglieri del gruppo di minoranza hanno esposto e messo agli atti le ragioni per la tutela della scuola paritaria. Al di là di quanto tentato di far credere dalla maggioranza, di essere cioè contrari alle direttive nazionali del Pd sulla scuola pubblica, il partito intende preservare a tutti i costi la scuola paritaria a Celenza, visto che dai dati di natalità, con il continuo spopolamento dell’entroterra montano, l’unica soluzione di continuità di una scuola materna è quella di una scuola paritaria così gestita. Le indicazioni di carattere politico vanno interpretate perché siano la miglior soluzione per quanto e quanti si amministrano. Riteniamo oltraggioso additare il convegno sulla paritaria un evento politico, strumentale e demagogico affermare che “Cristo è stato sfrattato dalla chiesa di Celenza”. Siamo l’unico circolo politico presente nel nostro comune, la politica la svolgiamo nelle sedi ad essa dedicate. Le ragioni di tanto astio ed accanimento, andrebbero forse ricercate in altri tempi, in altri e meno instabili momenti, in cui la maggioranza ha visto minacciata la propria continuità amministrativa, quando, come parabole narrano, qualcuno cercava la pecorella smarrita, poi ritrovata, per essere ricondotta all’ovile. Oggi auspichiamo una distensione del clima respirato in paese, che si possano ripristinare le basi per la civile convivenza, un cosciente e razionale comportamento di chiunque sia istituzionalmente e civilmente preposto a indicare percorsi».