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Cambia il vento... l'eolico non convince più

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Cambia il panorama dell'energia eolica nell'Unione europea. I dati pubblicati dalla lobby di settore mostrano infatti che nel 2010 il mercato, negli ultimi anni sempre in crescita, ha registrato una contrazione del 10%. Si è passati da 10,3 GW di nuove istallazioni nel 2009 a 9,3 GW nel 2010. A trainare il mercato è stato l'offshore, con una crescita delle istallazioni del 51%, e l'affacciarsi sulla scena di nuovi mercati. Romania, Polonia, Bulgaria, hanno dato una spinta alle istallazioni onshore, senza però riuscire a bilanciare la riduzione di nuova capacità registrata in Spagna, Germania e Gran Bretagna. L'onshore è così sceso del 13,9%, se comparato con il 2009. Stabile, secondo i dati Ewea, è rimasto il volume europeo degli investimenti, pari a 12,7 miliardi,di cui 2,6 sono stati assorbiti dall'offshore. L'anno scorso i parchi eolici hanno fornito il 17% della nuova capacità nel settore elettrico, ma hanno perso il primato che detenevano dal 2007 come tecnologia energetica con un maggior volume di installazione. Petrolio e nucleare continuano a diminuire, ma il carbone e il gas utilizzati per produrre elettricità sono in aumento. Solo per la seconda volta dal 1998 ad oggi si sono costruiti più impianti a carbone di quanti se ne siano dismessi. Le centrali a gas hanno registrato un vero successo, la nuova capacità installata è passata dai 6,6 GW nel 2009 a 28 GW nel 2010. (ANSA).
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