Presso l’Auditorium Paolo VI della parrocchia di San Nicola Vescovo in San Salvo, Domenica 29 Maggio, si è tenuto un convegno dal titolo “Giuseppe Toniolo Beato”, organizzato dal gruppo di operatori culturali della parrocchia. Ernesto Preziosi, Responsabile delle Pubbliche Relazioni dell’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori, l’ente fondatore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, è stato il relatore dell’evento. Don Domenico Campitelli, parroco della Chiesa di San Nicola Vescovo, in apertura del convegno, ha parlato della figura di Giuseppe Toniolo facendo riferimento anche alle parole che pronunciò in passato il cardinale Dionigi Tettamanzi, Arcivescovo di Milano. Il parroco ha messo in evidenza come Giuseppe Toniolo ebbe un ruolo importante nel promuovere l’impegno dei cattolici in politica. In seguito Don Domenico ha ricordato che Toniolo è stato un uomo di speranza, prossimo alla beatificazione, auspicando che sia una figura sempre presente nella comunità. Successivamente è intervenuto Ernesto Preziosi, il quale ha parlato della beatificazione di Giuseppe Toniolo, prevista per l’anno prossimo. Preziosi ha parlato della difficile situazione politica odierna italiana, auspicando la possibilità di una ricostruzione. Secondo il docente, per Toniolo vi era una triplice scelta vocazionale, per la famiglia, per la scelta della professione e per la scelta sociale. Ernesto Preziosi ha ricordato il valore di questa figura evidenziando come sia stato tra i promotori delle Settimane Sociali e di come sia stato impegnato nella sua vita nella dimensione nazionale ed internazionale su molteplici fronti tra cui la salvaguardia della pace. Il relatore nel finale del suo intervento, ha messo in risalto le parole del cardinal Angelo Bagnasco, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana nei confronti di Toniolo. In seguito Preziosi ha dichiarato che la fede rappresenta una dimensione profonda della vita di una persona. Successivamente Fabrizio Ciurlia, presidente dell’Azione Cattolica della chiesa di San Nicola Vescovo, ha posto due riflessioni, evidenziando come si sia persa la voglia di cercare e di come si debba tramutare la fede in cultura. Una interessante iniziativa per quanto concerne molteplici aspetti, alla quale vi è stata una numerosa ed eterogenea partecipazione.