La Tela dei Sindaci d’Abruzzo aderenti al PD si mobilita con l’obiettivo di far raggiungere il quorum ai referendum del 12 e 13 giugno prossimi promuovendo e sostenendo iniziative per la campagna referendaria e invitando quante più persone possibili a votare.
Bisogna superare il 50% altrimenti il referendum sarà invalido e bisogna votare 4 Sì se si vuole che l’acqua, bene di tutti, non diventi privata, che in Italia non ci siano centrali nucleari, che non ci siano imputati privilegiati rispetto ad altri.
L’acqua, risorsa vitale e limitata, non può sottostare alle regole del mercato e dell’utilità economica. Le condotte idriche vanno ristrutturate e gli enti non hanno soldi, ma l’acqua deve essere pubblica e su questa base vanno definite le soluzioni.
Numerosi sono i limiti e i rischi del ritorno al nucleare. Risulta difficile ipotizzare una corretta gestione delle scorie radioattive in un Paese privo di un efficace indirizzo nazionale che regoli il sistema della gestione dei rifiuti urbani, in linea con gli standard europei e che, con le dovute eccezioni di molti Comuni del Nord, del Centro e del Sud, ha dimostrato di essere ancora inadeguato e in alcune realtà tragicamente fallimentare. Senza tralasciare l’alto rischio sismico a cui è soggetto il nostro Paese.
Un Sì per cancellare il “legittimo impedimento” permetterà di ristabilire il principio giuridico secondo il quale tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge.
Nessun imputato potrà più sottrarsi ai processi.
“Il referendum è la più grande espressione di potere al popolo. E' lo strumento di democrazia attraverso cui decidiamo direttamente del nostro futuro. Siamo una repubblica proprio grazie al referendum del 2/3 giugno 1946 con il quale si sceglieva fra monarchia o repubblica – ha ricordato il sindaco di San Salvo Gabriele Marchese – Il 12 e 13 giugno andiamo tutti a votare per decidere del nostro destino”.