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Si vota per l'acqua pubblica, poi si compra quella privata

Le incongruenze dei consumatori

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Ieri 25 milioni, 411 mila e 102 elettori italiani che hanno votato per il sacrosanto diritto di usufruire di un servizio pubblico di distribuzione dell’acqua potabile e contro il rischio di veder crescere il costo della bolletta da 77 euro l’anno*, a una cifra imprevedibile (persino 5 euro l’anno in più), soddisfatti di questa vittoria, hanno spento il televisore e sono usciti per fare la spesa. Hanno acquistato, come sempre, pasta, frutta, verdura, pane, carne ecc. senza dimenticare di caricare nel carrello la loro razione quotidiana di acqua minerale, distribuita in ogni dove a cura di un’infinità di ditte private, spesso filiali di grandi multinazionali: circa mezzo litro**, spendendo un po’ più 30 centesimi ciascuno. Che in un anno fa circa 115 euro a testa. Naturalmente parliamo di cifre medie che riguardano coloro che non sanno che “l’acqua del sindaco” è la migliore, persino per preparare il biberon. * Costo medio annuo pro capite in Italia della bolletta dell’acqua ** Consumo medio di acqua minerale pro capite in Italia 192 litri l’anno *** Costo medio di un litro di acqua minerale 60 centesimi
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