Tempo fa su questo portale abbiamo avuto modo di scrivere del nascondiglio di Garibaldi nel sottoscala de “ La Porte de la Terre” . Gli anziani non solo continuano a parlarne, ma ogni tanto “svelano” nuovi “retroscena”. La scorsa settimana abbiamo avuto la fortuna di “incontrare” G.P , 95 anni suonati. L’arzillo signore ci ha raccontato un episodi inedito : “Garibaldi inseguito dai francesi fu costretto a lasciare Roma insieme ad un manipolo di compagni, tra i quali Silvio Ciccarone, originario di Vasto. Risalì il Tevere e, con mezzi di fortuna entrò in Abruzzo.
Dopo un lungo e faticoso viaggio si trovò nei pressi dell’abitato di San Salvo. Stanco e affamato percorse insieme ai compagni le strada di Madonna delle Grazie e la salita della Fontana Vecchia in cerca di qualche rifugio. Rifugio che trovò quasi subito nel sottoscala della famiglia Ciavatta.
Garibaldi per non farsi riconoscere, indossava abiti logori e sgualciti , e fingendosi un venditore di setacci, guardingo come un ladro , scrutava intorno e si rifugiava nel nascondiglio. Dopo due giorni di permanenza, all’alba del terzo giorno il generale riprese la fuga e, marciando attraverso un viottolo dei possedimenti della famiglia dei “Nasci” arrivò alla foce del torrente Buonanotte, dove era atteso da alcuni amici. A bordo di un bragozzo da pesca giunse in terra marchigiana , per proseguire verso San Marino. e la mattina dopo alla volta delle valli di Comacchio.
Michele Molino