Il comunicato stampa dell’ultima ora – chiaro tentativo di voler lasciare la prova che qualunque fallimento dovrà essere addebitato al sindaco - altro non è che la cronaca di una morte annunciata e provocata dagli stessi che oggi invocano la riflessione.
Chi ieri remava contro, chi ieri ha approfittato delle divergenze, oggi chiede una soluzione politica ad un sindaco trattato al pari di un’azienda commerciale (perché per costoro il sindaco non è un “illustrissimo” -come si conviene ad un rappresentante istituzionale- ma semplicemente “spettabile”- come una qualunque impresa). Il che la dice lunga sulle vere motivazione della crisi.
Chi ha contribuito a creare l’attuale crisi non è credibile se tenta di far cadere ogni responsabilità sul sindaco.
Non è credibile neppure se tenta di porre le distanze rispetto quest’ultimo chiamandolo “spettabile”, PERCHÉ IN QUESTA SITUAZIONE NON CI SONO INNOCENTI, NÉ TANTOMENO PURI.
Con le definitive dimissioni del sindaco si chiuderà la recita dei doppiogiochisti e dei falsi salvatori della Patria per tornaconto personale e/o elettorale.