Anticamente in Abruzzo si credeva che i bambini, richiamati in cielo, fossero scelti da Dio e destinati a diventare angioletti .
Non era ammesso ,pertanto, nessun lutto, le campane suonavano a festa , tutto doveva colorarsi di candore e per le strade si buttavano fiori e confetti bianchi.
L'immaginario collettivo alleviava, in tal modo, il dolore, anche se il cuore della mamma si squarciava ugualmente per non potere assistere di persona a tale prestigioso destino.
Oggi, invece, nella realtà , non è così; il dolore è inversamente proporzionale all'età del figlio perso : il cielo si oscura e un silenzio misterioso e profondo invade la mente di chi subisce una simile, mortale disgrazia.
Tale stato mentale non può, nè deve durare, se si vogliono evitare altre consequenziali tragedie che , di certo, non renderebbero sereno il piccolo Antonio, il quale, se una copiosa letteratura a riguardo non mente , e se un minimo di fede ci sostiene contro ogni riduttivo e limitante materialismo e meccanicismo, continua a vivere con il suo spirito immortale, alternando ai suoi giochi, quel compito divino di cui pochi possono vantarsi.
Gli angioletti infatti esistono, ci guidano, ci consolano, intervengono nei momenti di maggior bisogno e forse l'indimenticabile Antonio , che ha sempre mostrato segni di vivace intelligenza, con orgogliosa meraviglia dei nonni e dei genitori, è già all'opera celeste e, con le sue piccole ed agili ali, stà allontanando un suo coetaneo da un grave pericolo.
La fantasia ha salvato lo spirito di intere generazioni, ha ispirato i romanzi più belli di ogni tempo ed ora , più che mai, deve essere un mezzo salvifico e farci spaziare in orizzonti infiniti dove il cosmo terrestre in cui viviamo, si riduce ad un invisibile puntino.
Ciao ! Tonino e mi raccomando fatti onore nella gerarchia degli angeli arrivando presto al grado di serafino ma, ogni notte, nei sogni, trasforma la mamma Silvia e papà Marco in protagonisti di una favola bella, dove si ripetono continuamente quei momenti di felicità vissuta e mai finita.
Con affetto.