La conferenza stampa del Consiglio dei ministri ha confermato le indiscrezioni che già circolavano da qualche ora: la manovra bis che il governo si appresta a varare prevede l'accorpamento obbligatorio dei comuni al di sotto dei mille abitanti.
In tutta Italia saranno circa 1.500 i comuni interessati da una fusione che, per quanto riguarda molti servizi, è già realtà e che prevederà la figura del sindaco come unico amministratore (per i pesi e i rapporti di forza tra i due ex-enti si attendono i dettagli); di questi, ben undici sono nell'entroterra vastese.
Stando ai rilevamenti ISTAT (al primo gennaio 2010) questi i comuni prossimi all'accorpamento (tra parentesi il numero dei residenti):
Carunchio (697);
Castelguidone (434);
Celenza sul Trigno (997);
Dogliola (405);
Fraine (403);
Guilmi (446);
Lentella (736);
Liscia (752);
San Giovanni Lipioni (231);
Torrebruna (990);
Tufillo (493).
L'altro taglio sugli enti locali riguarderà le province: saranno soppresse quelle che non raggiungono i 300.000 abitanti. In Abruzzo sono tutte "salve", mentre nel vicino Molise entrambe sono fuori dal criterio. Quasi certa, quindi, la soppressione della più giovane e piccola provincia di Isernia (circa 88.000 abitanti).