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Palomba dell'Idv: unire Abruzzo e Molise attraverso un referendum

Stessa linea del presidente del partito Di Pietro

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"Una sola Giunta, un solo Consiglio regionale e un solo Governatore per dimezzare da subito ed in maniera efficace e definitiva i costi della politica. Questa è la nostra proposta sulla quale vorremmo si esprimessero, in tempi brevi, i molisani e gli abruzzesi attraverso un referendum consultivo. E stiamo già lavorando in tal senso". Parola di Paolo Palomba, consigliere regionale dell'Italia dei Valori, che vede più vicino il suo sogno di sempre: riunificare l'Abruzzo e il Molise. Nei giorni scorsi il leader del partito, Antonio Di Pietro, intervistato da un quotidiano molisano, ha fatto propria l'idea di sempre di Palomba, a dimostrazione che l'Idv, dalla base ai vertici, sta realmente lavorando alla riunificazione tra le due regioni. "Ridurre le spese di gestione della politica, tagliando gli enti inutili, questo deve essere il nostro imperativo. - spiega, deciso, il consigliere Palomba - Proprio per questo sto verificando la possibilità di promuovere una consultazione popolare, a carattere referendario, attraverso la quale i cittadini di Abruzzo e Molise potranno esprimersi sull'idea che sto portando avanti da tempo e che anche il presidente Di Pietro condivide. Sarebbe per me un sogno che si realizza, ma soprattutto sarebbero dimezzate le poltrone, le auto blu, i favoritismi e i costi di gestione della politica". "La riunificazione tra Abruzzo e Molise deve essere una priorità nell'agenda politica delle due regioni. - aggiunge Paolo Palomba - Lo vado ripetendo da tempo ai miei colleghi. Lo dobbiamo ai cittadini, ai quali oggi si chiedono enormi sacrifici per via della crisi economica. Noi politici dobbiamo dare l'esempio: dimezziamo i costi della gestione politica dei due enti regionali. Come? Semplice: riunificandoli. Avremo così un solo Consiglio regionale invece dei due attuali, una sola giunta, una sola presidenza, la riduzione drastica del numero dei consiglieri e degli assessori, oltre che degli uffici, delle sedi periferiche e delle auto blu. Come ha egregiamente siegato il presidente Di Pietro nei giorni scorsi, con i soldi risparmiati si potrebbero finanziare la sanità e i servizi".
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