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A Lentella la scuola elementare sarà accorpata a Fresagrandinaria

Allo studio soluzioni per tenere 'vive' le aule lentellesi

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Fres e Lentell si spartisc l'acche ngh la tjell. Così recita una vecchia massima popolare che sottolinea l'accesa rivalità tra i due comuni distanti poco più di tre chilometri. Oggi Lentella e Fresagrandinaria si "spartiranno" i bambini della scuola primaria per tenere in vita i due plessi scolastici colpiti pesantemente dalla riforma del ministro Gelmini e l'antico campanilismo dovrà forzatamente lasciare il posto alla collaborazione. Ormai, infatti, è ufficiale la non-riattivazione della scuola elementare lentellese per l'anno che sta iniziando. Il problema è vecchio: la mancanza di bambini, solo 18 per i cinque anni della primaria. Ieri in un incontro tra amministrazione comunale e genitori si sono illustrate le poche strade percorribili. La scuola chiude perché non ci sono alunni sufficienti, è questo il triste dato da cui partire. Opporsi a oltranza al massimo porterebbe a un'unica pluriclasse-calderone di 18 alunni aprendo scenari da immediato dopoguerra. La via più plausibile – fermo restando la libertà di ogni genitore di iscrivere i propri figli dove meglio crede – è quella dell'iscrizione presso la scuola primaria di Fresagrandinaria. In quest'ottica le due amministrazioni stanno ragionando da tempo, cercando di non lasciare all'abbandono le aule di Lentella. La proposta a cui si lavora, a quanto pare recepita positivamente dal dirigente scolastico, prevedrebbe 6 ore pomeridiane alla settimana (2 ore al giorno per tre giorni, non facoltative) – in aggiunta alle 30 attuali – da effettuarsi a Lentella per approfondimenti didattici. L'obiettivo è quello di mettere in contatto il più possibile i bambini delle due realtà che, con tutta probabilità rappresentano la generazione che di più farà i conti con l'accorpamento di molti, se non tutti, servizi comunali. Un accorpamento che lascia poco spazio al campanilismo. In questa direzione vanno anche le proposte, ancora in fase di studio, dell'amministrazione fresana di spostare a Lentella alcune attività ricreative pomeridiane. Le scuole materne Il trend negativo che tocca da tempo l'andamento della popolazione nei piccoli comuni non salva nessuno dai rischi di chiusura di alcuni servizi, per questo motivo lo spostamento della primaria a Fresa è solo un primo passo. Dai prossimi anni anche le rispettive scuole materne potrebbero essere accorpate, ma, secondo un accordo siglato dalle due amministrazioni, nella sede di Lentella. Nei piccoli comuni la scuola non è un contenitore di bambini, ma è il fulcro dove nasce il futuro del paese. Chiudendo tale centro chiude il paese: spesso i genitori lavorano fuori e, seppur sofferta, la scelta del trasferimento è la più conveniente. Lo devono aver capito anche le mamme presenti all'incontro che "solo" due anni fa avevano qualche dubbio sullo spostamento a Fresagrandinaria. D'altronde ne va della sopravvivenza del comune stesso. Presto un consiglio comunale Dato il parere positivo della maggioranza dei genitori presenti, presto – prima dell'inizio dell'anno scolastico – verrà convocato un consiglio comunale per ratificare le proposte in fase di ultimazione e gli accordi con il Comune di Fresagrandinaria. La soluzione adottata prevede, inoltre, l'adeguamento della strada di collegamento tra i due comuni e l'istituzione di un autobus solo per gli alunni delle elementari con rispettivo accompagnatore. Il parere dell'opposizione L'opposizione si è detta disponibile ad accettare la proposta abbozzata durante l'incontro manifestando, però, perplessità riguardo un accordo che si basa principalmente sulla fiducia e la buona fede degli amministratori fresani. Inoltre – per bocca del consigliere Giammichele – c'è rammarico per non aver valutato la loro proposta di accorpamento con San Salvo. Una soluzione, questa, che avrebbe "toccato" anche i ragazzi lentellesi che frequentano le scuole medie di Fresagrandinaria. Come spiegato dal sindaco Moro, infatti, sarebbe anche economicamente impossibile sostenere due trasporti pubblici differenziati: uno per la scuola primaria di San Salvo e uno per la scuola secondaria di primo grado di Fresa, bisognerebbe, quindi "convincere" i genitori dei ragazzi più grandi a cambiare istituto. Le ombre del passato Nell'annosa questione della mancanza di bambini e del rischio chiusura della scuola lentellese non può mancare una breve riflessione sul controverso operato delle precedenti amministrazioni. Nel 2005 i primi bambini lentellesi vennero iscritti alla scuola elementare di Fresagrandinaria. L'amministrazione non trovò altri argomenti per convincere i genitori a restare nell'istituto di Lentella se non vietare, tramite apposita ordinanza, il transito all'autobus di Fresa che accompagnava i suddetti alunni perché «arreca disagio alla circolazione stradale con grave rischio per l'incolumità delle persone». L'amministrazione era quella capeggiata da Di Lallo, oggi in minoranza; in giunta c'erano Giammichele (anche lui oggi in opposizione), Moro (attuale sindaco) e Roberti (oggi in maggioranza). Nonostante il paradosso del divieto imposto – con la questione che finì anche sulle pagine de il Centro – l'amministrazione successiva (la prima da sindaco per Carlo Moro) tenne in vita l'ordinanza. Oggi, forse, è arrivato il momento di eliminare definitivamente i cartelli di divieto e riconoscere con serenità l'arretratezza di alcune scelte.
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