Le accuse contestate nei loro confronti sono di usura in concorso ed estorsione. Nei guai due imprenditori di San Salvo, sottoposti agli arresti domiciliari, bloccati dai Carabinieri della Compagnia di Bojano, unitamente ai colleghi di Vasto e della Stazione di San Salvo, al culmine di un'attività di indagine avviata qualche settimana fa. L'ordine di custodia cautelare, con la restrizione ai domiciliari, è stato emesso dal Gip del Tribunale nei confronti di Vincenzo Menichilli (pende sul suo capo l'accusa di estorsione) e Auro Chinni. L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Giancarlo Ciani, scattava a seguito della denuncia di un uomo residente in un centro dell'entroterra, in vacanza a San Salvo. "Qui otteneva, in prestito, da uno di questi e con la collaborazione dell’altro, un’esigua somma di denaro - sottolineano i Carabinieri del Comando provinciale di Campobasso - da restituirsi nel volgere di pochi giorni. Ben presto, però, l’uomo subiva una serie di pressanti richieste di interessi ad un tasso di gran lunga superiore a quello massimo previsto dalla vigente normativa, nonché colui che aveva elargito la somma cominciava, stando al racconto del denunciante, a minacciare di procurare gravi danni alla sua persona al fine di entrare in possesso degli interessi pretesi. L'attività investigativa - concludono gli uomini dell'Arma - permetteva al Gip presso il Tribunale di Vasto di emettere due misure di custodia cautelare ai domiciliari".