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Segnale Rai assente, Palomba(IDV): Si paga il canone senza avere un servizio, è inaccettabile

Penalizzato l'entroterra Vastese

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«Non è accettabile che ai cittadini dell'entroterra Vastese si chieda di continuare a pagare il canone Rai senza dare loro, in cambio dell'odiosa e anacronistica tassa, un servizio capillare». La netta presa di posizione è del consigliere regionale Paolo Palomba (Idv) che continua a ricevere segnalazioni di disguidi e disagi dai cittadini dei comuni montani. «La copertura del segnale di Rai Abruzzo è ridicola. - continua il consigliere regionale - Praticamente nell'entroterra Vastese è quasi impossibile ricevere il segnale della testata giornalistica regionale del servizio pubblico. In molti comuni si vede benissimo Rai Tre Puglia o Rai Tre Molise, ma di Rai Tre Abruzzo nemmeno l'ombra. E' evidente il danno e il disagio per i cittadini, che si vedono privati della possibilità di essere informati dal servizio pubblico televisivo sulle notizie che provengono dalla regione Abruzzo. L'isolamento dell'entroterra, - aggiunge Paolo Palomba - è determinato anche dalla scarsa copertura mediatica. Salvo qualche rarissima eccezione rappresentata da qualche quotidiano, i centri minori del comprensorio montano sono praticamente tagliati fuori dall'informazione regionale. E' un servizio pubblico, tra l'altro pagato profumatamente con il canone che si versa alla Rai, che di fatto non viene erogato. Invito l'azienda Rai, ma anche la Regione Abruzzo per quanto di sua competenza, a prendere immediati provvedimenti in tal senso, al fine di rimuovere le cause che ancora impediscono a migliaia di abruzzesi di ricevere il segnale di Rai Tre Abruzzo. E' quasi un paradosso, visto che si parla da tempo di abbattimento del digital divide, di banda larga e via elencando. Mentre il resto dell'Abruzzo viaggia a mille, l'entroterra Vastese è penalizzato anche dal punto di vista della ricezione sulle televisioni del servizio pubblico della Rai. Uno scandalo, altre parole non ci sono. Mi attiverò per sollecitare la Regione e il governatore Chiodi a risolvere, finalmente, questo annoso problema».
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