Diversi sono gli indicatori, provenienti dai vari frammenti dell’universo socialista, di profondo malessere della realtà politica nella quale vivono. E’ di qualche giorno fa una dura presa posizione della componente laziale del Nuovo PSI di Caldoro in ordine al perdurare della collocazione del loro partito all’interno del PDL. E’ evidente che ormai tra la gran parte della gente socialista non collocata o collocata politicamente al di fuori del PSI sta cominciando a maturare l’idea che una riunificazione sia un passaggio ineluttabile per ridare, in questo sistema politico, la presenza di un forte Partito Socialista. Ancora più importante è che tale tendenza nasce dalla base piuttosto che, come nel passato, da tentativi di pilotaggio di esponenti di vertice. Nella convinzione che i quadri dirigenti del P.S.I. devono mostrare disponibilità a tale fenomeno in Abruzzo si è avviato un cordiale e informale dialogo con il Sen. Giorgio D’Amico, storico esponente del socialismo abruzzese, attualmente Dirigente Nazionale dei Socialisti Uniti PSI che fa riferimento a Zavettieri, allo scopo di verificare la possibilità di una riunificazione in Abruzzo del mondo socialista. Si tratta per ora di un approccio che dovrà poi certamente essere portato sul tavolo degli organi regionali delle due formazioni politiche. Contatti sono stati tenuti anche col segretario regionale Nino Pace. In tal senso venerdì 28 ottobre, alle ore 21.00, su Tele 9, (visibile sul canale 19 del digitale terrestre e anche sulla web tv www.myrec.tv), ci sarà un dibattito tra il Segretario Regionale del PSI Massimo Carugno e il Sen. Giorgio D’Amico per approfondire temi e spunti di riunificazione nella convinzione di ridare all’Abruzzo un forte Partito Socialista Italiano.