Lo scorso 8 settembre è stata pubblicata la sentenza della Corte d’Appello dell’Aquila che annulla tre precedenti sentenze del tribunale di Vasto, addirittura confermate prima dalla Corte d’Appello e poi dalla Corte di Cassazione, con cui il Comune di San Salvo era stato condannato a risarcire la Sabam (Sciò) per oltre 1milione di euro. L’ultima decisione capovolge la ricostruzione dei fatti e rende giustizia ad una controversia che dura da anni tra la Sabam e il Comune di San Salvo il quale, con tenacia, è riuscito a coinvolgere anche l’Agenzia del Demanio. Il Comune, infatti, ha sempre sostenuto che quei terreni erano di proprietà pubblica, e precisamente dello Stato, e che erano stati abusivamente occupati dalla Sabam: di qui la sua legittima resistenza alla pretesa di Sabam di vedersi liquidare i danni sul presupposto dell’avvenuta realizzazione di opere comunali su quelle aree. La fermezza del Comune di San Salvo era già stata premiata dalla Corte d’Appello, che aveva in precedenza sospeso le sentenze di condanna dell’Ente. Con l’ultima pronuncia si definisce una partita che dura da anni ed è stata vinta per l’impegno di quanti, in particolare dell’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Gabriele Marchese ed assistita dall’avv. Giuseppina Di Risio, si sono battuti per la difesa del bene comune. Ora il Comune potrà recuperare una somma di oltre 1milione di euro, in parte erogata ed in parte accantonata per effetto delle sentenze oggi ribaltate. Un altro bel risultato per le casse comunali e per l’intera comunità sansalvese. Questa vicenda, qualora ce ne fosse ancora bisogno, è l’ulteriore dimostrazione che a San Salvo vi è chi si batte per il bene comune, in contrapposizione con quanti rincorrono gli interessi propri ed inseguono il tornaconto personale.