Partecipa a SanSalvo.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

FECEMEZE NU BICCHIJRE, FACEMIZILE MO, CA MO TINEME LU TEMBE...

I ristoratori devono diminuire i prezzi del vino

Condividi su:
Secondo i dati della commissione Ue diffusi dalla Coldiretti, i vigneti italiani nell’ultima vendemmia hanno superato quello francese per 49,6 milioni di ettolitri contro 46,2.Il vino francese gode di una reputazione superiore perchè ha saputo costruire un'azione pibblicitaria superiore. Il 60 % della produzione italiana è rappresentata di vini che godono del marchio Docg e doc. Il vino italiano si sta affermando in tutto il mondo. Nel 2010 l’Italia è stato il primo Paese esportatore di vino in termini di quantità, davanti alla Spagna, Francia e Australia. A favore nostro, la nuova tendenza del gusto internazionale, che sembra aver finalmente accantonato i vini dal gusto morbido favore di quelli tipici. L'Italia è imbattibile per le centinaia di varietà autoctone. E’ anche il boom dei piccoli produttori sotto i 25 milioni di euro di fatturato, le cui esportazione sono cresciute in valore del 16%. Purtroppo negli ultimi anni il consumo di vino in Italia è diminuito. Il consumo annuo pro capite è sceso per la prima volta sotto i 40 litri. La concorrenza viene soprattutto dall’aumento del consumo della birra da parte dei giovani. Perché i ristoratori non diminuiscono i prezzi del vino? Perché non introducono la somministrazione in bicchieri, cioè la condivisione della bottiglia tra più tavoli?. “Facéme lu bicchijre, facemizìle mò, ca mo tinéme lu tembe, dumàne matìne no! “
Condividi su:

Seguici su Facebook