L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) realizza, sulla base dei dati forniti dalle singole Regioni e Agenzie per la protezione dell’ambiente, un rapporto nazionale sulla presenza di residui di prodotti fitosanitari nelle acque superficiali e sotterranee.
“Dall’ultimo rapporto elaborato emerge che sono state rinvenute, sull’intero territorio nazionale, un gran numero di sostanze (fungicidi, insetticidi ma soprattutto erbicidi) potenzialmente pericolosi anche per l’uomo”, è quanto dichiara il Consigliere regionale Paolo Palomba (IdV). “Si tratta di prodotti usati in agricoltura ma che, a causa delle piogge, vengono trasportati dal suolo alle acque sotterranee e superficiali e possono contaminare anche le risorse idriche a uso potabile o, comunque, esporre l’uomo indirettamente ai contaminanti, attraverso la catena alimentare.
E’ assolutamente necessario” – prosegue il Consigliere, annunciando la presentazione di un’interrogazione – “che siano divulgati tutti i dati che la Regione Abruzzo e l’Agenzia ambientale (ARTA) hanno trasmesso all’ISPRA. La particolarità dei dati regionali, che ci auguriamo siano al di sotto della media nazionale, può dirci se gli abruzzesi sono inconsapevolmente sottoposti a rischi derivanti dall’utilizzo di pesticidi in agricoltura.
La Giunta regionale”, conclude il Consigliere Palomba, “deve anche dirci quali misure intende assumere per limitare l’utilizzo di sostanze pesticide potenzialmente nocive e incrementare, invece, il ricorso a metodi biologici, consentendo tra l’altro, in questo modo, una maggiore tutela delle risorse agro-alimentari tipiche regionali e la valorizzazione del marchio dei nostri prodotti”.