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2 Giugno, l'intervento di Mariotti

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Auguri a tutti per i 60 anni di vita repubblicana. Il 2 giugno 1946 il popolo italiano con il voto referendario scelse il sistema repubblicano in alternativa a quello monarchico. Per la prima volta le donne italiane, grazie alle decisioni del Governo, espressione del Comitato di Liberazione Nazionale e, per impulso del ministro guardasigilli Palmiro Togliatti, ebbero il diritto di voto. Iniziò così una nuova civiltà per il nostro Paese, dove i diritti in forma programmatica erano destinati a diventare universali e non legati al censo o al genere. Da quel giorno iniziò anche il lavoro dell'Assemblea Costituente che elaborò la nostra Carta Costituzionale, che a tutt'oggi è tra le più moderne del mondo. Essa è un testo di principi fondamentali di alta civiltà, ma soprattutto un programma di attuazione, a tutt'oggi non ultimata, sull' universalità dei diritti e delle libertà individuali e collettivi. Doveva tornare in qualche modo il ''vento'' di destra per stravolgere questo patrimonio democratico che appartiene a tutti gli italiani. Infatti la riforma costituzionale, ideata dal Ministro leghista Calderoni, ha modificato 53 articoli, ma soprattutto ha indebolito l'universalità dei diritti e l'unità della nazione. Il 25 e 26 Giugno gli italiani ancora una volta saranno chiamati a dare il loro saggio parere e sono certo che lo stravolgimento della costituzione fatta nella passata legislatura dalla maggioranza di centro-destra sarà bocciata. Questo obiettivo si concretizza votando massicciamente NO al quesito referendario. Buona festa della Repubblica e che sia un impegno per tutti a continuare nella libertà, nella democrazia, nell' estensione dei diritti per tutti e difendendo l'unità della nazione. San Salvo, 1 giugno 2006
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