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Il comitato 'San Salvo Adesso!' sulla situazione politica attuale

Sulla petrolizzazione: «L'aggettivo "ambientalista" non ha un'accezione negativa»

a cura della redazione
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Riceviamo e pubblichiamo

Procedono in tutta Italia le operazioni congressuali, in discussione: la missione di un partito.
L’otto dicembre, con un voto libero e aperto a tutti, affrancati dalla conta delle tessere, potremo misurare insieme la volontà di cambiamento e soprattutto di partecipazione di una cittadinanza sempre più pessimista nei confronti della politica e di una ripresa che appare sempre più lontana.
Saranno messe in campo proposte realmente alternative, dove, innanzitutto al partito quale istituzione, è richiesto un cambiamento. Noi crediamo in una forma partito, che si liberi dei burocrati e dei politici professionalizzati e che torni a far perno sui suoi militanti, sulla loro forza e sul loro entusiasmo.

Sarà importante più che mai non solo sostenere il proprio candidato, ma partecipare, essere numerosi, far sentire la forza della moltitudine e della volontà di cambiamento.
Per questo motivo San Salvo Adesso continuerà nell’attività di sostegno alla candidatura di Matteo Renzi insieme a tutti coloro che sempre più numerosi stanno aderendo con entusiasmo al comitato.
Si aprirà una fase nuova in cui la partecipazione sarà fondamentale a tutti i livelli.
Per questo motivo procederemo alle richieste di tesseramento degli aderenti al comitato, senza l’urgenza congressuale, per una convinta e consapevole scelta di campo di ognuno, sfuggendo alla tentazione dei 'pacchetti' di tessere e con l’unica intenzione di rendere più forte il PD, senza l’assillo del posto e del ruolo per alcuno.

Vogliamo un partito in cui ci si possa riconoscere, capace di proporre progetti da sostenere senza mai scambiare i valori e gli obiettivi con simboli o ancora peggio con correnti.
Questo significa che al primo posto dovranno esserci le proposte e ciò vale anche per il nostro territorio.
Dietro un simbolo spesso nascono proposte che nulla hanno a che fare né con il simbolo né con alcuna forma di condivisione o quantomeno partecipazione.

Negli ultimi giorni le pagine dei giornali raccontano di un PD a favore della petrolizzazione dell’Adriatico, lo stesso Adriatico candidato ad essere patrimonio dell’umanità per l’UNESCO.
Non sappiamo in quale sede siano stati assunti questi orientamenti, sappiamo però che per anni abbiamo discusso del Parco della costa Teatina, e continuiamo a credere che questa sia la scelta giusta. Non pensiamo affatto che all’aggettivo 'ambientalista' possa mai essere data un’accezione negativa e disfattista.
Non si possono tenere i piedi in tutte le staffe e cambiare discorso a seconda della platea. Questo significa fare delle scelte e a noi quella ambientale non sembra affatto alternativa a qualsiasi scelta di sviluppo e di creazione di opportunità di lavoro e riscatto per l’intero territorio.
L’alternativa morire di ambiente o di disoccupazione teorizzata dall’ on. Amato,  parlamentare locale, non ci piace. Questo territorio non deve scegliere come morire ma come vivere.
Queste questioni rischiano di vanificare anni di elaborazione politica territoriale.

È troppo tempo che non si parla di questioni concrete e muovere il PD di questo territorio alla discussione di questioni in campo: piani strategici, ARAP, petrolio, rifiuti appare sempre più difficile, lasciando che ognuno dica la sua. Non va bene.
Dopo il congresso si avvierà un’altra febbrile fase, quella delle elezioni regionali.
Questa volta non ci basterà votare un simbolo, vogliamo votare e sostenere un PD ben sapendo per quale opzione stiamo scegliendo, qual è la missione, il progetto da sostenere, per quale sogno impegnare la forza dei cittadini, la passione di ognuno di noi.
Nessuno si accontenterà più di formule generaliste condite di retorica spicciola.
Ogni paradigma di sviluppo novecentesco è saltato in Italia e nel nostro territorio, occorre oggi mettere in campo idee nuove capaci di mobilitare l’intera forza intellettuale, politica ed amministrativa dell’intero comprensorio.

È di questo che vogliamo discutere. Il PD a cui pensiamo è un partito che ragiona con trasparenza di tutto questo, non siamo disposti a seguire una linea dettata da pochi, stabilita negli scantinati.
La discriminante dovrà essere la chiarezza. Ciò vale anche per i candidati. Tenersi neutrali rispetto alle questioni in campo non sarà permesso a nessuno. Degli ignavi ne abbiamo abbastanza.

COMITATO SAN SALVO ADESSO!!!
Annarosa Costantini, Leopoldo Daniele, Antonio Di Petta, Domenico Gualà, Tony Mariotti, Domenico Napolitano, Mario Mariano, Paolo Dongu, Antonio Cilli,
Luciano Del Plavignano, Katia Giannandrea, Silvia Di Virgilio, Romina D'Alò, Roberta Pantalone, Angelo Di Bartolomeo, Carmine Venezia, Dalmazio Peduto, Nicola Artese, Antonello Cerella, Teodoro Ialacci, Adelmo D'Alò, Erpinio Torricella, Antonia Schiavarelli, Carlo Cicchillitti, Donatello Giampietro, Emanuele Di Nardo, Roberta Pantalone, Pietro Del Casale

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