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Spadano: «Preoccupante involuzione nel dibattito politico, moderare i toni»

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In questi ultimi giorni il linguaggio utilizzato da alcuni esponenti della minoranza di centrosinistra del Consiglio Comunale e fuori da esso, ha raggiunto toni che non si ricordavano da diversi anni a questa parte.
Si fanno affermazioni che sono palesemente diverse rispetto alla realtà dei fatti, come sostenere che San Salvo è sporca, che la villa comunale è abbandonata, che non c’è progettualità politica, che l’amministrazione comunale è alla frutta ecc.

È del tutto evidente che la situazione di San Salvo è opposta rispetto a ciò che si afferma, basta guardarsi attorno per rendersi conto di quanto le cose stiano quotidianamente cambiando in meglio, nell’ambito dei fatti che vengono citati, e non solo. Il dinamismo, l’intraprendenza e il ruolo di questa amministrazione è così palese che coloro i quali fanno queste affermazioni provocano disappunto nella popolazione, che evidentemente non se la sente di essere presa in giro.
Ma sono ancora più preoccupanti alcune affermazioni che riguardano le persone e che suscitano molte perplessità per la superficialità con la quale vengono fatte, e per le conseguenze che esse possono determinare sul clima sociale e culturale di San Salvo, ormai non più abituata a sentire espressioni  offensive e denigratorie che riportano la città alla notte dei tempi.

I motivi che hanno determinato questa involuzione espressiva probabilmente sono da ricercare in cause che possono essere comprensibili, ma non condivisibili, e che, a parere del sottoscritto si possono  così riassumere:
- Nella percezione che alcuni esponenti della minoranza hanno  della buona amministrazione di San Salvo, e nella conseguente loro preoccupazione che il Sindaco e la Giunta, avendo imbroccata la strada giusta per  la città, stanno conducendo il nostro Comune verso risultati che ormai esso non era abituato ad avere da diversi decenni (dai tempi della DC);
- Nella necessità, da parte di alcuni esponenti della minoranza, di svegliarsi da un torpore che li aveva pervasi da due anni a questa parte, e che aveva evidenziato la loro assenza dalla scena politica sansalvese.

Per porre rimedio a quanto detto alcuni di loro hanno dissotterrato l’ascia di guerra, e, senza rendersi conto che i tempi sono notevolmente cambiati, rispetto a venti o trenta anni fa, hanno riutilizzato comportamenti e invettive che riportano al passato, tentando di trascinare San Salvo in una bagarre fuori luogo.

Da questi comportamenti, sappiano queste persone, che la maggioranza non si farà coinvolgere e che continuerà a lavorare con umiltà, con impegno e determinazione, per il bene esclusivo dei sansalvesi, come ha fatto fino ad ora, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti, e per far si che San Salvo possa andare a testa alta e ritornare ad essere nell’immaginario collettivo ciò che è stata nel periodo d’oro di questa splendida realtà.

L’invito a moderare i toni e a confrontarsi sul terreno della sobrietà e della correttezza, pur nella diversità dei ruoli, è rivolto a quelli che, valicando i limiti del civile confronto, in virtù di impeti irrefrenabili ma non razionali, rischiano di compromettere la loro immagine e quella di una città fatta di gente dedita al rispetto reciproco e in grado di giudicare e distinguere comportamenti e affermazioni veritiere da provocazioni e illazioni gratuite e fuorvianti.

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