Ieri mattina un’apertura sui generis per il consiglio regionale d’Abruzzo (leggi). Il Presidente D’Alfonso, contravvenendo ad ogni buona prassi e correttezza verso le forze politiche che compongono l’assise consiliare, ha preso immediatamente la parola per una questione da lui definita “urgente”. Più urgente degli 82 ex dipendenti senza lavoro del prosciuttificio Gran Sasso di Colledara presenti oggi in aula, più urgente delle proposte di legge, delle interrogazioni e delle interpellanze in programma, più urgente, persino, della risoluzione diretta a scongiurare il rischio della chiusura dei punti nascita.
D’Alfonso facendo finta di dimenticare l’importanza delle questioni all’ordine del giorno ha preferito corteggiare nell’aula consiliare l’eletto nel Movimento 5 Stelle, Leandro Bracco, proponendo allo stesso il passaggio in maggioranza con l’allettante offerta di una delega alla cultura.
«Siamo veramente sbalorditi – hanno commentato i Consiglieri regionali del M5S – dal comportamento del Presidente D’Alfonso, che in una seduta così pregna di argomenti fondamentali per la nostra Regione come quella odierna ha preferito trasformare l’assise consiliare in un mercato delle vacche. Riguardo, poi, alla decisione presa dal Consigliere Bracco dobbiamo precisare che si tratta di una sua libera scelta, assunta in totale autonomia. È ormai diverso tempo che assistiamo al balletto tra Bracco e D’Alfonso, prima con la votazione favorevole alla risoluzione sull’indulto presentata dal PD, poi con la vicenda dei Grandi Elettori ed oggi con la proposta definitiva di passare alla maggioranza.
Quello che è, per noi, importante sottolineare è che nel Movimento 5 Stelle NON è assolutamente contemplata la possibilità, come suggerito da Leandro Bracco, di far parte, contemporaneamente, della maggioranza e dell’opposizione, o, per meglio dire, di tenere un piede in due scarpe. Bracco ha deciso di accettare la proposta della maggioranza e così facendo ha deciso di autoescludersi dal Movimento 5 Stelle. Ora dovrà assumersene ogni responsabilità di fronte ai cittadini che lo hanno votato ed a tutti gli elettori del Movimento. Noi, come gruppo M5S, chiediamo, oggi, le dimissioni di Leandro Bracco dal Movimento 5 Stelle ritenendo assolutamente impensabile che chi non ne condivida più programmi ed intenti possa continuare ancora a parteciparvi. Bracco si faccia da parte e lasci la possibilità a quanti, invece, credono ancora fermamente nei nostri ideali e condividono pienamente il nostro sogno».