Spieghiamo in poche parole perché siamo FORTEMENTE CONTRARI a Ombina e alle Trivellazioni in Adriatico.

Il petrolio del nostro mare è di qualità scadente, ricco di impurità sulfuree. Ovviamente peggiore la qualità del petrolio, maggiori sono gli impatti sull’ambiente. Ombrina è una nave di stoccaggio, trattamento, e scarico. Per separare il petrolio da acqua e gas servirà una delicata operazione di eliminazione di scarti sulfurei e non, che include una fase di incenerimento di rifiuti a fiamma costante, 24 ore su 24. Oltre agli scarti atmosferici, ci sono quelli in mare. Una delle prassi più comuni nell’industria petrolifera è il rilascio a mare – accidentale o volontario – di materiale di perforazione e di acque di produzione, che non vuol dire acqua di ruscello, ma acqua inquinata mista a residui petroliferi.

Tutto questo in cambio di cosa? In Italia, le royalties in mare (cioè la tassazzione) sono del 4%. Di contrasto, la Norvegia utilizza una addizionale tassa speciale del 50%.
Detto questo, prendiamo atto che la nostra amministrazione è favorevole a questa strada intrapresa, d’altro canto sarebbe stato “strano” vedere un’amministrazione di centro-destra mettersi contro Confindustria. Ciò che ci fa più rabbia è il comportamento di alcuni consiglieri, che a chiacchiere si dicono ASSOLUTAMENTE CONTRARI ma nei fatti non fanno nulla per cercare di far emergere la contrarietà della nostra Città. Meglio stare zitti per non far arrabbiare l’amico D’Alfonso per cui si è fatta una forte campagna di santificazione nelle scorse elezioni.

Ma ricordate che IL SILENZIO È DOLO, e le future generazioni sapranno che quando c’era da lottare la nostra Città è rimasta zitta, inerme ad aspettare la fine!!