Dopo il gran parlare, nei giorni scorsi, della crisi della Denso,
l¹attenzione della stampa e del mondo politico sul tema sembra essere di
molto scemata. Eppure di chiarimenti sull¹attività e l¹andamento
dell¹azienda giapponese ce ne sono stati pochi e il futuro rimane
un¹incognita per tanti, a partire dagli stessi dipendenti.
Sabato scorso, 10 febbraio, si è tenuto a San Salvo un Consiglio comunale ad
hoc, convocato su richiesta delle minoranze. Dopo diversi interventi, il
Consiglio si è concluso con un nulla di fatto, in quanto la maggioranza ha
respinto persino la proposta della minoranza di costituire una Commissione
consiliare (composta dal Sindaco, dal Presidente del Consiglio e da un
consigliere per ciascuna parte) che si occupasse specificamente di tale
crisi.
Insomma i giochi politici hanno prevalso sulla concretezza, con un
centrosinistra chiuso a riccio, sulla linea del ³maestro², che non ha
portato nessun elemento di chiarificazione sulla vicenda.
Le lamentele su come l¹intera vertenza della cassa integrazione ordinaria è
stata gestita giungono infatti direttamente dai lavoratori, che si chiedono
perché la politica, che ha gli strumenti per sapere, non dica se l¹azienda
intende vendere oppure rilanciare (con un piano industriale) oppure
semplicemente trasformare in magazzino lo stabilimento di San Salvo. E,
ancora, si stupiscono come alcuni rappresentanti della RSU possano
sbandierare come una vittoria la riduzione dei cassintegrati a 240 a
settimana.
Il provvedimento, scattato lunedì 5 febbraio, per un totale di tredici
settimane (che per la prima settimana ha interessato solo 138 dipendenti),
ha poi suscitato malessere da parte di alcuni lavoratori coinvolti, i quali
non comprendono i criteri usati dall¹azienda nella scelta delle maestranze
da collocare in Cassa Integrazione.
Quello che dunque verifichiamo, e non per la prima volta, è un modo di agire
per nulla trasparente. Occorrebbe, semmai, in una situazione così difficile
l¹assunzione di un atteggiamento responsabile, fatto di franchezza e dialogo
e, soprattutto, di disponibilità ed equità nei confronti di chi si sacrifica
per mettere in condizione l¹azienda di affrontare le difficoltà contingenti
e facilitarne la ripresa sul mercato.
San Salvo, 13.02.2007
Impegno per San Salvo/Lista ³Per San Salvo²