La Copagri Abruzzo ritiene buono l’andamento della campagna olivicola 2015 sia per quanto concerne la produzione di olive che la qualità dell’olio extra vergine ricavato che è di valore eccellente.
Per quanto concerne i prezzi sono lusinghieri quelli dell’olio extra vergine che s’aggirano mediamente tra i 7 – 8 €uro litro mentre lo sono meno per le olive che si attesta tra 45 – 50 €uro quintale.
La produzione media di olio extra vergine ricavato va intono ai 14 – 15 Kg per quintale di olivo molito.
Il prezzo medio di molitura è tra i 13 – 15 €uro a quintale.
Le ragioni di questa annata sono riposte tutte nel buon andamento climatico che ha evitato gli attacchi della mosca olearia e ridotto quasi del tutto i relativi trattamenti fitosanitari tanto da poter definire l’olio extra vergine prodotto naturalmente biologico.
Questi sono i numeri che emergono a stagione di raccolta ormai avviata ed a regime nell’intera regione.
“Dopo quanto successo lo scorso anno, il corrente, segna un deciso riscatto nel comparto olivicolo regionale dove riscontriamo una produzione di olio extra vergine di eccellente qualità con una buona produzione media per quintale di olive molite. Quest’anno tutti stanno raccogliendo tutto sia per l’emotivo effetto generato lo scorso anno, dove registrammo una campagna disastrosa sotto tutti i punti di vista, che per ricomporre delle scorte a livello famigliare e per alimentare il commercio abbastanza florido in questo periodo. Nonostante il prezzo delle olive non sia altamente remunerativo per gli agricoltori sta comunque tenendo una media lusinghiera anche in questa fase in cui la raccolta è a pieno regime. I frantoiani ci segnalano difficoltà nel rigenerare le necessarie scorte per alimentare il mercato dell’olio d’oliva extra vergine nei prossimi mesi; tutto ciò è segno che tanti moliscono per l’autoconsumo famigliare e per generarsi una scorta di sicurezza per il futuro. – dichiara Camillo D’Amico presidente regionale della Copagri Abruzzo – Ora più che mai è necessario cogliere questo positivo momento per accelerare le procedure in itinere per la costituzione di un'unica ed unitaria Denominazione d’Origine Protetta (D.O.P.) regionale per accrescere le potenzialità del comparto dove, più di altri settori produttivi, è necessario procedere spediti nella necessaria aggregazione per difendere reddito, occupazione e qualità dell’eccellente prodotto oltre che dare l’opportunità agli operatori di godere sia da quanto previsto nella recente riforma della Pac che del psr Abruzzo 2014/2020 i cui primi bandi sono annunciati per gli inizi del 2016" – conclude D’Amico.