In riferimento alla recente delibera della Giunta Regionale riferita al Masterplan Abruzzo - Patti per il sud, non si può fare a meno di riflettere sulla considerazione che il Presidente della Regione ha nei confronti del territorio del Vastese, per l'appunto il territorio più a sud dell'Abruzzo.
Facendo una semplice operazione ragionieristica, per ciò che concerne l'entità della ripartizione dei fondi, si deduce che, nei confronti di una zona che conta circa il 13% della intera popolazione regionale, la somma attribuita agli interventi "per il sud" dell'Abruzzo, risultano di circa 20 milioni di euro, su una disponibilità di circa 900 milioni di euro, ossia circa il 2,5% dell'intero importo.
Se volessimo ragionare per numeri al territorio del vastese doveva essere destinato un importo di circa 100 milioni di euro, e tale somma poteva servire per completare la diga di Chiauci, allo scopo di evitare le emergenze estive, ormai diventate una regola angosciante per le amministrazioni locali, che sono costrette a dare risposte improvvisate durante il periodo di maggiore afflusso turistico, in conseguenza di una incomprensibile situazione di indeterminazione per il completamento di quella diga.
Inoltre la definizione e la manutenzione di infrastrutture, quale autoporto, illuminazione, asfalti della zona industriale di San Salvo, la seconda d'Abruzzo, ormai completamente abbandonata dall'ARAP, la messa in sicurezza dei canali e torrenti, anche delle zone interne del vastese, tristemente alla ribalta nei mesi di marzo e novembre del 2015, sembrano esigenze che potevano e dovevano trovare posto in questa occasione.
Evidentemente questo territorio, a parte i due interventi condivisibili previsti nella delibera della Giunta, non merita risposte dalla Giunta Regionale, che pure dovrebbe conoscerne le esigenze, più volte rappresentate e sollecitate nelle sedi opportune.
Non condividiamo questo modo di orientare le risorse e sollecitiamo il Presidente D'Alfonso a rivedere le destinazioni contenute nella delibera n. 1084 del dicembre 2015, allo scopo di riparare al danno subito dal Vastese, territorio della Regione Abruzzo.