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Grandinata del 19 giugno: i sindaci di San Salvo e Cupello chiedono di essere convocati in Regione

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A seguito della violenta gradinata dello scorso 19 giugno, che ha colpito questa parte dell’Abruzzo causando danni per milioni di euro, i sindaci di San Salvo e Cupello, Tiziana Magnacca e Manuele Marcovecchio, hanno inviato questa mattina una lettera ai componenti della Commissione permanente Agricoltura del Consiglio regionale, Mauro Febbo, Pietro Smargiassi e Mario Olivieri. Ai tre consiglieri hanno chiesto di essere convocati in Commissione per sollecitare la Regione Abruzzo a predisporre prontamente le procedure per la dichiarazione dello stato di calamità con i conseguenti benefici per quanti hanno subito pesanti conseguenze dalle grandinate.

I due primi cittadini ricordano gli ingenti danni all’agricoltura, quantificati in diversi milioni di euro per quanto ha confermato Nicolino Torricella, presidente della Cooperativa Euro-Ortofrutticola che conta centinaia di soci, e che a subirne le peggiori conseguenze sono stati i pescheti, gli albicoccheti, gli ulivi e i vigneti. Una situazione preoccupante non solo per i danni presenti, ma soprattutto per il pregiudizio causato alle colture future. «Per queste motivazioni – scrivono Magnacca e Marcovecchio – si chiede di essere ascoltati quanto prima nella Commissione Agricoltura per riferire delle conseguenze del maltempo, che hanno riguardato non solo i territori comunali di San Salvo e Cupello ma anche di quelli viciniori, affinché la stessa Commissione si attivi perché la Giunta Regionale avvii prontamente le procedure per dichiarare lo stato di calamità naturale».

La Giunta municipale di San Salvo lo scorso 21 giugno ha deliberato la richiesta alla Regione Abruzzo di dichiarare e riconoscere lo stato di calamità naturale per questo territorio comunale.

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