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TRE INTERVENTI IN UN COLPO SOLO

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TRE INTERVENTI IN UN COLPO SOLO SINGOLARE AVVENTURA PER UN PENSIONATO Subisce tre interventi nel corso di un'unica seduta operatoria e se la cava senza riportare nemmeno la cicatrice, con appena tre buchetti sull'addome. E' accaduto a un settantenne residente in un piccolo comune del Vastese, che diventa così una sorta di testimonial del nuovo corso intrapreso dall'ospedale ''San Pio'', fortemente orientato all'utilizzo delle tecniche mini-invasive e al lavoro in équipe. L'uomo si era ricoverato nei giorni scorsi per una calcolosi alla colecisti, che il primario chirurgo Eduardo Marchese si era preparato ad asportare in laparoscopia; l'intervento, però, fin dalle prime battute è stato ostacolato dalla presenza di due grosse cisti renali che ostruivano il passaggio del bisturi. E' stato allora coinvolto Luigi Schips, primario urologo, che sempre con la stessa tecnica è intervenuto per rimuovere le formazioni benigne e permettere ai chirurghi di proseguire l'intervento. I guai, però, non erano finiti, perché si è presentato subito dopo un altro ostacolo, rappresentato da un coledoco di dimensioni esagerate, che ugualmente rendeva impossibile raggiungere la colecisti; è subentrato, allora, il primario gastro-enterologo, Antonio Spadaccini, che con una colangiografia ha evidenziato, e subito dopo asportato, alcuni calcoli che avevano modificato la conformazione del dotto. Così, in terza battuta, Marchese e i suoi hanno potuto riprendere il lavoro e portare a termine finalmente l'intervento iniziale. Per il pensionato, dunque, la vicenda si è conclusa con tre interventi eseguiti da altrettante équipes in un'unica seduta durata circa 4 ore, e risparmiandosi anche una importante cicatrice di quelle che, diversamente, la tecnica chirurgica tradizionale avrebbe prodotto in simili circostanze: ''Questo è forse l'esempio più significativo ma non certo l'unico del nuovo corso che caratterizza l'ospedale di Vasto - sottolinea il manager Michele Caporossi - dove si privilegiano il lavoro orientato all'integrazione multidisciplinare e le nuove tecniche mini-invasive, che, laddove lo indicazioni cliniche lo permettano, rappresentano senza dubbio un plus di qualità nell'assistenza prestata ai pazienti, caratterizzata da minor dolore e tempi di recupero decisamente più brevi, tant'è che la dimissione segue appena qualche giorno dopo l'operazione''. Meno sofferenza e degenza più breve, dunque, come è accaduto al pensionato protagonista della vicenda, che si è ripreso dal maxi intervento rapidamente ed ha già fatto ritorno a casa. Vasto, 19 giugno 2007 Asl Lanciano-Vasto Ufficio Stampa e Comunicazione
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