La prima risposta alla domanda di sicurezza alla Città di San Salvo l’abbiamo data in questi anni: ripristinando la cultura della legalità e del rispetto delle regole. E’ da qui che siamo ripartiti cinque anni fa facendo crescere tra i cittadini una coscienza civile e impedendo che anche quando si assistono a episodi di violenza o di cronaca ci si giri dall’altra parte non avendo il coraggio di denunciare l’illegalità e il malaffare.
Sono patetici gli esercizi di soluzione prendi e porta a casa del candidato “da due nomi e una garanzia”.
Gli articoli di Gennaro Luciano sono particolarmente sintomatici della idoneità del candidato a diventare sindaco. Un sindaco deve parlare con cognizione di causa e nella consapevolezza della questione di cui si parla. E' evidente che il candidato non ha né l'una né l'altra. Sarebbe stato sufficiente leggere le parole del procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia. Il problema non è di un sindaco, ma di un intero territorio. E' chiaro il mero opportunismo politico di chi non si è mai interessato né della sicurezza né della città, pur essendo segretario di un partito, ed ora per la mera corsa elettorale diventa "professore", senza conoscenza delle cose, di sicurezza.
Se ha delle soluzioni le suggerisca intanto al sindaco del suo partito perché esporta la sua ricetta anche alla vicina Vasto? Potrebbe essere preso come consulente sulla sicurezza soprattutto quando la terapia che suggerisce investe il disagio sociale che non è un male locale ma generalizzato e che certo non sta contribuendo a risolvere il governo nazionale.
Basta sfogliare i quotidiani o navigare sulla rete per constatare come i reati predatori sono all’ordine del giorno nonostante gli sforzi delle forze dell’ordine per contrastare questi fenomeni in tutta Italia.
E’ noto l’impegno dell’Amministrazione comunale di San Salvo, e non suoni come una nenia ripetitiva, che seppur con pochi agenti della Polizia Locale sta profondendo il massimo impegno nel presidiare il territorio. La videosorveglianza non basta, da soli non ce la facciamo, occorrono più uomini e mezzi, ma sopra a tutto un impegno al rispetto delle regole e un impegno condiviso dei cittadini ad aiutarci a vigilare.
Si vuol ricordare che non più tardi di questa mattina il presidente del Tribunale di Vasto, dott. Bruno Giangiacomo, ha ribadito: “Il nostro territorio non è del tutto crimine repellente.”
Per questo chiediamo allo Stato centrale di riservare più attenzione per il territorio del Vastese. E lo chiediamo forti del sostegno dei cittadini che non vedono il sindaco di San Salvo come un nemico ma come il più strenuo difensore della legalità e della sicurezza della nostra Città.
Ribadiamo la necessità della tenenza dei Carabinieri e maggiore pattugliamento del territorio.