«I progetti Chi c'è in ascolto? e Think Family sono la dimostrazione delle energie e delle risorse finalizzate al benessere e alla crescita psicologica dei ragazzi e delle loro famiglie attivati da questa Amministrazione comunale. Unazione diretta e continua nelle scuole che ha dato ottimi risultati. Siamo soddisfatti del lavoro svolto e lo dimostrano gli accessi e le prestazioni garantiti nellanno scolastico appena concluso. Un'attività svolta con professionalità dalla psicologa Marianna Trimboli». Ad affermarlo il sindaco di San Salvo Tiziana Magnacca nellanalizzare i numeri di accesso e i percorsi educativi personalizzati (Pep) dal progetto Think Family con il quale sono stati supportati i giovani, i genitori e gli educatori scolastici che ne hanno fatto richiesta attraverso i Pep e concordati con la psicologa responsabile.
In particolare sono stati eseguiti 321 accessi di cui 114 relativi allIstituto comprensivo n. 1, 127 per lIstituto comprensivo n. 2 e 80 per lIstituto superiore Mattioli. I percorsi educativi personalizzati sono stati in totale 39 relativi a 14 prestazioni per lIstituto comprensivo n. 1, 15 per lIstituto comprensivo n. 2 e 10 per lIstituto superiore Mattioli suddivisi in 14 quale supporto alla genitorialità (per favorire buone prassi pedagogiche ed educative da parte dei genitori e per lo sviluppo di una corretta genitorialità ), 17 quale reazione di adattamento (difficoltà di adattamento legate alla crescita, comportamenti problema di vario genere, stress scolastico, problematiche relazionali) infine 8 per invii specialistici (neuropsichiatria infantile, consultorio, servizi sociali).
«Think Family, sviluppato a seguito di un progetto pilota attuato grazie ai fondi europei , - spiega lassessore alle Politiche sociali Maria Travaglini oltre a essere finanziata da questo Comune è gratuita per chi intendesse usufruirne». Le sedi di ascolto e dei percorsi educativi sono le scuole cittadine e lUfficio delle Politiche sociali «ambienti che hanno permesso aggiunge lassessore Travaglini di creare un sistema di relazioni di aiuto attivo nei luoghi più frequentati dai ragazzi».
La psicologa Trimboli evidenzia infine: «La numerosa richiesta di accessi al punto di ascolto e i percorsi educativi effettuati dimostrano come la necessità di supporto psicologico e psicopedagogico siano reali. Servizi che confermano la sensibilità e l'impegno dell'Amministrazione comunale verso il benessere dei suoi cittadini».