All’indomani della recente e cocente sconfitta elettorale di tutto il Centro Sinistra di San Salvo, sono iniziati a circolare comunicati a firma Socialista.
In questi ultimi anni il termine Socialista è stato spesso usato a sproposito, sia da chi se ne è voluto appropriare per un uso personale, sia da chi lo ha utilizzato per denigrare l’avversario politico.
Non serve qui ricordare quanto successo negli ultimi venti anni, salvo poi, tutti, dico tutti, riconoscersi nella grande famiglia Socialista Europea.
Tutti Socialisti, ma nessuno che abbia il coraggio di inserire il termine nel proprio simbolo di partito, una vicenda strana e poco comprensibile, soprattutto per chi come me continua a essere iscritto all’unico Partito Socialista Italiano del nostro paese.
Definirsi genericamente Socialisti ma non essere iscritti o contribuire alla vita politica del partito non è corretto.
Il Partito, ovunque nella provincia di Chieti, e a maggior ragione a San Salvo, dove si sono fatte scelte che hanno portato scarsi risultati, è aperto al contributo di tutti quelli che vorranno impegnarsi per ricostruire un’azione politica che possa aggregare anche sensibilità diverse e nuove risorse.
A San Salvo bisogna aprire una profonda riflessione sulle scelte da intraprendere per il futuro, del Partito e della sua azione politica, fino a quando questo non avverrà , si invitano tutti, a non parlare per conto del Partito Socialista Italiano.