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Giuseppe Argirò è stato presente alla Assise Generale di Confindustria

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Il Presidente Regionale della Piccola Industria di Confindustria Giuseppe Argirò è stato presente alla Assise Generale di Confindustria svoltasi a Verona nei giorni 15 e 16 febbraio 2018.

L’evento che si svolge in tempi straordinari ( ultima Assise a Bergamo nel 2011 ) ha visto la partecipazione di oltre 7.000 imprenditori provenienti da tutta Italia e ha avuto come tema centrale lo sviluppo di una serie di proposte da presentare alla classe politica in relazione all’imminente scadenza elettorale del 4 marzo.

Si sono svolti una serie di incontri tecnici su sei tavoli tematici che Confindustria ritiene fondamentali per la crescita del proprio Paese e più precisamente

  • Paese sostenibile , investimenti come assicurazione sul futuro
  • Inclusione giovani, scuola, formazione e lavoro
  • L’impresa che cambia
  • Italia più semplice ed efficiente
  • Europa miglior luogo per fare impresa
  • Fisco a supporto di investimenti e crescita

Il Presidente Argirò ha partecipato al tavolo sul Fisco e Credito riportando le proposte in materia:

  • Richiesta uniformità del sistema fiscale in tutti i Paesi UE (oggi tassazioni diverse nazione per nazione penalizzano soprattutto le imprese italiane).
  • Rapporto diverso con la Pubblica Amministrazione con applicazione dello statuto dei contribuenti ( legge vigente da decenni e mai applicata ) con definizione di regole certe e non discrezionali ( limite temporale breve tra emissione delle norme e i relativi decreti attuativi )  e relativo rigetto della retroattività delle leggi in materia fiscale.
  • Ridefinizione delle regole sullo Splyt Payment ( abrogazione pagamento IVA da parte delle P.A. nei confronti dei propri fornitori con costi tutti a carico di questi ultimi ).
  • Riduzione dei tempi per i rimborsi IVA ( collegato al punto precedente ).
  • Cuneo Fiscale con decontribuzione per le assunzioni dei giovani e per la parte retributiva legata ai premi di risultato.
  • Compensazione crediti P.A. Ad oggi i crediti vantati dalle imprese sono stimati in circa 63 miliardi di euro ( stima per difetto ) di cui circa 34 miliardi di crediti certificati dallo Stato , per questi ultimi si richiede la possibilità di compensazione immediata tramite F 24 per favorire la liquidità delle imprese ( soprattutto le piccole già penalizzate dalla stretta creditizia bancaria ) .. Modifica tra l’altro a saldo zero per i conti statali.
  • Lotta all’evasione
  • Assoluta condivisione del sistema della fatturazione elettronica e relativa assegnazione delle risorse recuperate da destinare all’abbattimento delle tasse ( recuperando così qualche punto di competitività per le ns imprese tra le più tassate in ambito UE ).
  • Incentivi Fiscali:
  • Prorogare misure positive come Industria 4.0 e investimenti in ricerca e sviluppo con il sistema del credito d’imposta ( compensazione a mezzo F 24 ) , strumento validissimo che premia le aziende virtuose, che pagano le tasse e che occupano dipendenti.

A conclusione della due giorni di lavoro c’è stato poi l’intervento finale del Presidente

Nazionale Vincenzo Boccia , di seguito i principali passi:

Confindustria sarà sempre propositiva nei riguardi di chi avrà la responsabilità di governare il Paese e giudicherà le politiche mai la politica.

Il valore di un Paese si misura anche nella sua capacità di investire e ammodernare le proprie Infrastrutture.

L’Italia non è un Paese periferico dell’ Europa ma bensì centrale tra Europa e Mediterraneo.

Non ci si deve più accontentare di essere il secondo Paese manifatturiero in Europa ma dobbiamo aspirare a prendere la leadership.

Non bisogna smontare quanto di buono è stato fatto in tema di riforme e che stanno portando oggi discreti risultati di  miglioramento alla ns economia come il Job Act , le misure relative a Industria 4.0, riforma fiscale,  eventualmente adattarle per renderle più efficaci ma non annullarle per motivi ideologici.

La nostra proposta è quella di mettere al centro dei futuri governanti tre concetti chiave.

Più Lavoro

Obiettivo aumento del tasso di occupazione di 5 punti e diminuzione del tasso di disoccupazione giovanile di 15 punti nei prossimi 5 anni tramite politiche premianti per chi assume e un sistema di formazione più adeguato ai bisogni del mercato del lavoro.

Più Crescita

Obiettivo un tasso di crescita del 2% all’anno per i prossimi 5 anni tramite riforme sulle  semplificazioni Amministrative e strumenti per la competitività e l’internazionalizzazione.

Meno Debito Pubblico

Obiettivo far scendere il rapporto debito/PIL di almeno 20 punti nei prossimi 5 anni tramite efficienza della spesa pubblica , mix di avanzi primari, compliance fiscale e migliore utilizzo dei Fondi Europei.

Concludendo noi non chiediamo di fare drastici tagli di bilancio ma solo una spesa migliore,  non vogliamo l’aumento del debito pubblico che scarichi ancora una volta gli oneri sul futuro dei ns giovani , chiediamo un fisco che sia a supporto della crescita e degli investimenti, che il desiderio di ogni famiglia di lavoro per i propri figli si possa soddisfare solo con politiche a favore delle imprese.

E dobbiamo sempre rivendicare con orgoglio di essere parte di un grande Paese .. siamo ancora una delle principali economie al mondo con la ns creatività e unicità di marchi riconosciuti in ogni settore industriale; siamo il primo Paese al mondo per bellezze culturali, abbiamo bellezze naturali e turistiche meravigliose. E’ difficile pensare ad un altro Paese del mondo così invidiato per lo stile di vita.

 

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