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Mariotti sugli enti locali

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L'On. Arnaldo Mariotti, nell'intervento alla Camera riguardo la Conversione in legge del decreto n. 44, recante disposizioni urgenti in materia di enti locali (Approvato dal Senato) attacca il governo che in questi 4 anni ha dimostrato di non avere una proposta politica chiara sulla finanza locale ponendo i comuni, le comunità montane e le province in condizioni di precarietà e di incertezza, che sono la causa della bassa produttività della pubblica amministrazione e del taglio dei servizi, specie quelle alle persone. In particolare in merito alle entrate degli Enti locali l'Onorevole afferma: ''A metà anno i cittadini non conoscono ancora il costo dei servizi erogati dai comuni, servizi di cui hanno già usufruito per ben cinque mesi. Ciò contribuisce ad allentare il rapporto tra cittadini ed istituzioni e favorisce anche, a mio avviso, l'evasione dei tributi locali''. Secondo Mariotti le cause vanno ricercate nell'incertezza normativa, nella mancata chiarezza e nella frammentarietà delle politiche sulla finanza locale di questo Governo. ''I comuni, le province, le comunità montane e le unioni di comuni - continua il Deputato - sono costretti a tagliare servizi alle persone e a limitare gli investimenti e, comunque, a non poter programmare adeguatamente l'erogazione di tali servizi''. Mariotti replica anche contro l'articolo 1-bis che modifica il limite del 2 per cento dell'incremento della spesa con esclusivo riferimento agli impegni di spesa in conto capitale. ''Questa è una delle prime dimostrazioni - prosegue Mariotti - che la legge finanziaria per il 2005 strozzava i comuni, bloccava i loro piani di investimento, li costringeva a deprimere l'economia e la crescita nel nostro paese. La norma non è sufficientemente chiara, per cui noi, come Democratici di sinistra, abbiamo presentato alcuni emendamenti all'attenzione del Parlamento e, quindi, del Governo, volti a salvaguardare gli investimenti dei comuni, delle comunità montane e delle province'' L'onorevole abruzzese, infine, elenca le proposte avanzate dai democratici di sinistra: incrementare le risorse destinate alle unioni di comuni e delle comunità montane, aumentare il fondo nazionale ordinario per gli investimenti degli enti locali (specie per i piccoli e piccolissimi comuni), ampliare i limiti di capacità di indebitamento degli enti locali e, in ultimo, consentire per gli anni 2005, 2006 e 2007 l'applicazione nel limite dello 0,1 per cento dell'aliquota di compartecipazione all'IRPEF, applicandola, ai soli enti locali che, alla data di entrata in vigore della legge, non percepiscano nessuna addizionale IRPEF. Su queste proposte si attendono le risposte del governo e, comunque, la battaglia del parlamentare continuerà a difesa degli enti locali, per tutelare, attraverso gli stessi, le persone più deboli: i bambini, gli anziani i portatori di handicap.
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