L'opposizione di centro - destra di San Salvo ha iniziato una azione politica, in occasione della discussione del regolamento del consiglio comunale, sostenendo che la proposta che è all'attenzione della commissione affari istituzionali è molto carente e, quindi, può e deve essere migliorata, nell'interesse di tutti.
Per fare questo, l'opposizione, ha presentato in commissione una serie di proposte che miravano a costruire le regole valide per tutti, e senza tenere conto di chi oggi recita il ruolo della maggioranza o dell'opposizione. Le regole devono essere uguali e equilibrate per tutti.
Tutte le proposte della opposizione sono state bocciate.
Allora, allo scopo di ricercare comunque il dialogo, per non dividersi su questioni di interesse generale, e per tutelare la democrazia a San Salvo, nell'interesse di tutti, il centro - destra ha chiesto al Presidente del Consiglio Comunale di sospendere le sedute di commissione e di convocare una riunione dei capigruppo per chiarire le posizioni e per trovare una intesa.
Per dimostrare la determinazione della opposizione si è anche deciso di non partecipare alle sedute della commissione fino a quando non ci fosse stato un chiarimento, e, nel frattempo, si è provveduto a convocare un consiglio comunale per discutere del percorso del regolamento.
Con grande sorpresa si è assistito ad una presa di posizione incomprensibile da parte del capogruppo del PD, Aldo D'Ascenzo, che ha utilizzato termini e congetture che evidentemente risentono di un condizionamento incompatibile con la ragione.
L'opposizione deve esercitare il proprio ruolo, nell'interesse, non solo dei cittadini che rappresenta, ma dell'intera collettività , altrimenti non svolgerebbe correttamente il mandato che gli è stato assegnato dall'elettorato.
La maggioranza, e D'Ascenzo, devono rendersi conto che i pensieri dei sansalvesi non sono solo per loro, e che la loro funzione, quando ne sono consapevoli, è quella di governare, ma non di pensare di essere eterni, infallibili e non criticabili. Se così non fosse non saremmo in Italia, nel 2008, dopo le elezioni politiche che hanno sonoramente determinato la sconfitta dei loro amici del centro - sinistra, i quali hanno tentato di governare dimenticando la realtà , ma in un Paese che ricorda molto la dittatura alla quale, forse in maniera inconsapevole, ma patologica, Marchese e D'Ascenzo oggi fanno riferimento.
Il centro - destra di San Salvo, si pone, comunque, con la volontà del confronto, ma con la determinazione di fare ragionare anche chi non vuole, o non può, nell'intento di evitare di fare coinvolgere i nostri cittadini verso la deriva della confusione e del condizionamento culturale, oltre che del degrado generale, dove si potrebbe finire andando avanti di questo passo!
Eugenio SPADANO