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Lo Sdi favorevole alla legge 51 'anti-sindaci'

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Egregio direttore, vorrei esprimere alcuni concetti su quanto sta accadendo nel panorama politico abruzzese. Le vicende di politica e di giustizia non escludono nessuno a maggior ragione chi attivamente fa politica, ha il dovere di manifestare le proprie idee. Io e tanti altri compagni, dopo le vicende di tradimento politico che alcuni eccellenti dirigenti del nostro Partito Socialista hanno manifestato traghettando parte dei socialisti verso il Partito democratico, ci siamo ritrovati a dover gestire le sorti di ciò che era rimasto del partito socialista chietino. Del Turco, Quarta e Cesarone, eletti nelle liste dello Sdi con il consenso degli elettori socialisti di tutto il territorio abruzzese, decisero di abbandonare lo Sdi per approdare verso lidi più promettenti, quello del Partito Democratico, traghettando solo ed esclusivamente compagni molto vicini alle loro posizioni. Siamo garantisti e ci auguriamo che possano al più presto provare la loro estraneità. Ma da un punto di vista politico l'abbandono dello Sdi per il Partito Democratico è stato un atto di tradimento politico nei confronti del partito, dei suoi militanti e degli elettori che espressero il loro consenso per il partito socialista. Le cose non cambiano da un punto di vista amministrativo e il Partito Socialista ritiene che sia stata un'esperienza fallimentare questa gestione, sono stati due anni e mezzo di pessimo governo. La cattiva gestione amministrativa unita al terremoto giudiziario alimenta sconcerto e preoccupazione, aggravando sempre più il discredito nei confronti del politico e delle istituzioni. Sono favorevole alla Legge Regionale n° 51, anzi sono dell'avviso che la stessa debba essere ancora più vincolante e allargata a tutti gli eletti di qualsiasi livello. Non sono contro i politici di professione che meritano, ma sono contro i politici che per vie traverse riescono a fare la politica per tutta la vita senza meritarla, incapaci di amministrare ma molto abili nel farsi eleggere. La Legge Regionale n° 51 è contro i politici che non meritano, favorisce il ricambio dei candidati alle elezioni e vincola il politico eletto a portare a termine l'impegno con il cittadino per il quale è stato eletto. Se l'eletto decide di svincolarsi da quell'impegno la Legge Regionale n° 51 lo consente, darà le dimissioni e giustificherà personalmente al suo elettorato il perché di quella scelta. Ma è intollerante riuscire a fare carriera politica da una posizione autorevole, come quella di Sindaco, di Assessore o di altro incarico importante, proponendo e imponendolo sempre e autoreferenzialmente la propria persona a discapito di altri che possano perlomeno garantire un ricambio generazionale. Oggi 31 luglio 2008 abbiamo assistito all'ennesimo atto di sprovveduta autorevolezza di chi detiene il controllo transitorio del potere legislativo e amministrativo della Regione Abruzzo. Auspico che coraggiosi Consiglieri evitino questa farsa e lascino le cose come stanno, per dedicarsi ad altro, cercando di considerare la brutta situazione in cui verte la classe politica abruzzese e le cattive conseguenze che ne sono derivate. La malasanità ne è solo un esempio. Partito Socialista Federazione di Chieti Il Segretario Antonio Tiziano Vicoli
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