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Mariotti interviene sull' ADSL

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L'On. Arnaldo Mariotti, unitamente agli Onorevoli Borrelli, Crisci, Cialente e Lolli ha presentato un'interrogazione parlamentare al Ministero delle Comunicazioni sull'assenza delle linee ADSL nei centri montani. Mariotti sottolinea che ''...le cosiddette autostrade informatiche tecnologicamente più avanzate come l'ADSL potrebbero rappresentare una concreta opportunità di sviluppo per i nuovi mestieri legati ad internet per quanti hanno deciso comunque di restare nei Centri Montani dell'Italia''. ''Questa politica, se opportunamente sostenuta, - continua il deputato - potrebbe invertire anche una tendenza allo spopolamento che ad oggi parrebbe inarrestabile andando a favorire lo spostamento di lavori dalle città ai Centri Montani attraverso il TELELAVORO, creando quelle speranze e prospettive ad oggi negate per la mancanza di pari opportunità legate soprattutto alla disponibilità di un servizio sociale come l'ADSL''. Mariotti chiede a Landolfi quali iniziative concrete intende mettere in campo per assicurare uno sviluppo omogeneo dell'intero Territorio Nazionale, legate anche alle opportunità che le nuove tecnologie informatiche offrirebbero alle aree interne montane e quali iniziative intende attivare, in casi particolari come nel Comune di Scanno, dove pur essendo presenti le tecnologie necessarie (l'impiantistica è quasi interamente predisposta) il servizio ADSL non viene attivato. ''Il perdurare di una simile inaccettabile situazione - afferma Mariotti - rischia di penalizzare ulteriormente le già deboli economie Montane senza nessuna prospettiva per il futuro''. Intanto l'On. Arnaldo Mariotti aspetta di ricevere notizie dal Ministero delle Comunicazioni in merito all'interrogazione presentata nell'Aprile scorso con cui chiedeva al Ministro come risolvere l'annoso problema della mancanza del segnale di RAI3 nei paesi ricadenti nelle comunità montane del medio e alto vastese. Alla sordità di questo Governo e del suo Ministro delle Comunicazioni bisogna opporre un'incalzante iniziativa che coinvolga le amministrazioni locali e le Comunità Montane in particolare. Un Paese che non dà pari opportunità ai territori nell'utilizzo delle nuove tecnologie è un Paese ingiusto, ma anche povero perché non considera una risorsa le zone montane, che potrebbero dare un contributo aggiuntivo alla crescita dell'economia. Tutto questo è anche una battaglia di civiltà per sottrarre al sottosviluppo ed all'arretratezza culturale gran parte della popolazione a cominciare dai giovani che potrebbero puntare ad uno sviluppo sostenibile e a misura d'uomo, basato principalmente su territori oggi condannati alla marginalità. 17 settembre 2005
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