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Camillo D'Amico sul convegno di Cupello

A cura della redazione
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Oggetto: COMUNICATO STAMPA; IL FATTO: ieri l’altro, Mercoledì 22 c.m., presso la sala consiliare del comune di Cupello si è tenuto una tavola rotonda dal titolo” Abruzzo, quale futuro?” alla quale hanno partecipato il presidente della regione Giovanni CHIODI, quello della provincia Enrico DI GIUSEPPANTONIO, di confindustria Abruzzo Calogero MARROLLO, l’ingegnere ambientale Matteo PARADISO, il pluriministro On. Remo GASPARI e Silvio BELLANO, presidente C.V.D.C. organizzatore e promotore ufficiale dell’iniziativa. L’iniziativa passata sotto silenzio sia rispetto alla cittadinanza tutta che alle istituzioni ed alle forze politiche e sociali locali ha avuto un epilogo brutto ed inaspettato a causa dell’intemperanza di taluni gruppi di ambientalisti ivi presenti che, ponendo legittimi chiarimenti su questioni pertinenti il convegno stesso e non ottenendo risposte esaustive dai relatori, si sono lasciati andare a contestazioni che hanno prodotto un clima teso il quale ha richiesto l’arrivo delle forze dell’ordine ed un ingloriosa conclusione della manifestazione. La cronaca, tra l’altro, racconta che, il presidente Chiodi, è dovuto andare via sottoscorta. IL COMMENTO: “L’iniziativa, pur lodevole, nelle finalità, nei contenuti e nell’autorevolezza dei relatori presenti non è stata ufficializzata ai cittadini ed ai rappresentanti delle istituzioni e partiti locali quasi, volutamente, si voleva farla passare come una questione privata e carbonara. I fatti accaduti e poi rappresentati sulla stampa e tv locali palesano una Cupello inospitale, disattenta e maleducata. E’ una caricatura che rifiuto categoricamente perché è l’esatto opposto di una cittadina colta, solidale, attenta e dinamica oltreché ospitale per antonomasia. Il rammarico maggiore che serpeggia tra i cittadini Cupellesi e che, qualche esponente locale del centro – destra, il quale sapeva dell’iniziativa, avendola condivisa nella promozione organizzandone anche l’ospitalità successiva, ha tenuto tutto sottaciuto per continuare a perpetuare un immagine di sé credibile ed autorevole che, però, il popolo elettore ha recentemente sonoramente bocciato. La dignità di un popolo e di un territorio non può essere vilipeso da chi considera i ruoli altrui e le istituzioni come lo scantinato della propria casa. I Cupellesi tutti chiedono scusa agli autorevoli ospiti e relatori intervenuti all’iniziativa e diffidano di chi, per ragioni meramente private che nulla hanno a che fare con gli interessi generali, vuole appropriarsi di una rappresentanza e di una tutela che non gli appartiene.” Camillo D’AMICO consigliere provinciale e capogruppo del Partito Democratico vivente e residente a Cupello.
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