Spett.le Regione Abruzzo - Direzione agricoltura Servizio foreste demanio
civico e armentizio
Via Catullo 17 PESCARA
Egr. Commissario regionale per il riordino degli usi civici
Viale Rendina 9 L'AQUILA
Al Sig. Procuratore della Repubblica Presso il Tribunale di Vasto
Via V. Bachelet VASTO
OGGETTO: Leggittimazione delle terre civiche in agro di San Salvo.
In riferimento e facendo seguito alla ns. precedente memoria dei 14/01/2006,
riguardante il procedimento di legittimazione delle terre civiche nel Comune
di San Salvo, con la presente torniamo ad evidenziare e denunciare, alle
SS.LL., le forzature e le inosservanze della legge e delle procedure
connesse che si seguitano a perpetrare nella gestione dei procedimento di
legittimazione di cui sopra.
ln particolare ci si riferisce alle circostanze di seguito specificate.
Nonostante la legge preveda che -allo stato attuale- chi ne ha diritto possa
fare istanza solo ed esclusivamente per la legittimazione che, com'è noto, è
gratuita ed è di competenza della Regione; al Comune di San Salvo è stato de
facto ''imposto d'ufficio'', ai cittadini interessati, anche la richiesta di
affrancazione, con relativo versamento di denaro, senza che alcuno dei
richiedenti abbia ancora il requisito fondamentale per chiederla che è,
appunto, il riconoscimento della legittimazione. Con tale illecita
procedura, asso1utamente non prevista dalla legge, si sta consumando, ad
avviso degli scriventi, una appropriazione indebita e un indebito
arricchimento dell' Ente, poiché i cittadini richiedenti potrebbero anche
essere privi dei requisiti previsti dalla legge per il riconoscimento della
legittimazione e quindi non aver alcun titolo per esercitare il successivo
diritto di affrancazione, con relativo versamento del corrispettivo dovuto.
Inoltre, ed è indicativo della malafede insita nel modus operandi
dell'Amministrazione, mentre agli ignari cittadini viene richiesto
(illecitamente) di versare il denaro relativo all'affrancazione, come sopra
evidenziato, inspiegabilmente la ricevuta di tale ''versamento'' (o
dichiarazione di avvenuto versamento) non viene neanche menzionata tra i
documenti allegati alla domanda di legittimazione e affrancazione, come si
può evincere dal modulo adottato dal Comune, che viene allegato in copia.
Con delibera G.M. n. 171 dei 15/0912005, l' Amministrazione ha fissato il
costo dei frazionamenti nella misura di 600 euro cadauno (salvo conguaglio)
e il tutto a carico dei cittadini interessati ai quali -infatti- viene
richiesto di fare i relativi versamenti (molti li hanno già effettuati),
nonostante questi siano -allo stato dei fatti- ritenuti tutti ''occupatori
abusivi'', come ha chiarito in modo molto preciso la nota n. 57944 del
09/11/2005 della Regione Abruzzo-Direzione agricoltura, che si allega
anch'essa in copia (per il Sig. Commissario e per il Sig. Procuratore).
Se lo status giuridico dei cittadini interessati è quello di ''occupatori
abusivi'', è fin troppo evidente che essi non possono procedere al
frazionamento di terreni (pur se per interposta persona del Comune, ma a
loro totale carico, come da delibera sopra citata), sui quali evidentemente
non possono vantare alcun diritto, salvo la dimostrazione dei requisiti
previsti dall'art. 9 della legge 16/06/1927 n. 1766, nell'ambito del
procedimento di legittimazione che è in corso e non ancora concluso. Quindi,
non sussistendo alcun diritto soggettivo legalmente costituito sui terreni
di cui trattasi, non si può avere né l' obbligo né il titolo per procedere
al loro frazionamento.
A parere dei sottoscritti e seguendo il dettato della legge, all' onere dei
frazionamenti deve far fronte l'Amministrazione Comunale, con proprie
risorse, semmai procedendo al successivo recupero delle stesse nei confronti
di quei cittadini (e solo di essi) che, avendone i requisiti (cioè il
riconoscimento della legittimazione), faranno successivamente istanza di
affrancazione dai canoni, nei modi e nei tempi previsti dalla legge. E'
evidente che se i cittadini interessati, avendone i requisiti, dovessero
limitarsi a richiedere solo la legittimazione (com'è nel loro diritto), ad
essi non possono essere addebitati costi di frazionamento che potrebbero
gravare solo ed esclusivamente in capo all'amministratore delle terre
civiche, nel nostro casa al Comune, poiché esso (in via esclusiva) ha
l'onere di individuare l'esatta delimitazione dei lotti da assegnare, in
fase di legittimazione, ai cittadini richiedenti.
Inoltre va stigmatizzato il fatto che il Comune impone e richiede il
versamento dei 600 €, per i costi di ogni frazionamento, anche a quei
cittadini per i quali la delimitazione dei lotti è stata già rilevata dai
tecnici comunali in occasione della verifica demaniale effettuata dal Comune
medesimo e pubblicata in data 31/01/1996.
ln conclusione, a parere dei sottoscritti e per le ragioni sopra descritte,
il Comune non può richiedere e introitare denaro né a titolo di
affrancazione né per i costi di frazionamento. Pertanto deve procedere
d'ufficio alla restituzione immediata di tutte le somme introitate, senza
alcuna specifica richiesta degli interessati.
Per quanto sopra descritto chiediamo aIle SS.LL. di intervenire, ognuno per
quanto di rispettiva competenza, nei confronti del Comune di San Salvo
perché riconduca il procedimento di legittimazione in atto su un piano di
rigoroso rispetto della legge e delle relative procedure, nonché, qualora ne
ravvisassero gli estremi, per sanzionare eventuali reati commessi.
ln attesa di riscontri, vogliate gradire i più cordiali saluti.
San Salvo, 27.02.2006
Argiro Nicola - consigliere comunale e provinciale
Artese Giovanni- Mov. Impegno per San Salvo
Artese Graziano - consigliere comunale
Chiacchia Angiolino - consigliere comunale
Cilli Tonino - segretario Rifondazione Comunista
D'Angelo Mario - consigliere comunale
D'Ascenzo Aldo - consigliere comunale
Di Pierro Angelo - consigliere comunale-segretario PSI
Evangelista Vito- consigliere comunale
Fabrizio Maurizio - Mov. ''Socialismo è Libertà ''
Raspa Luigi - consigliere comunale
Spadano Eugenio - consigliere comunale