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Vertenza Denso: l'accordo del 7 aprile al Ministero delle Attività Produttive

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Vertenza Denso L'accordo del 7 aprile al Ministero delle Attività Produttive La gestione dei 122 esuberi per punti: La ''mobilità'': - entro il 28 aprile saranno collocati in mobilità incentivata i volontari - dal 2 maggio il provvedimento riguarderà i dipendenti che attraverso la mobilità raggiungeranno la pensione - da subito, e con un programma che si concluderà a fine anno, lasceranno l'azienda anche i 48 dipendenti che hanno già maturato il diritto alla pensione e che hanno optato per il cd.''superbonus''. La C.I.G.S.: - dal 2 maggio saranno collocati in Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per crisi aziendale un massimo di 120 lavoratori adibiti a mansioni indirette, per un massimo di 12 mesi - proporzionalmente al numero di lavoratori che usciranno in mobilità , ed entro 30 giorni da tali uscite, ai dipendenti posti in ''C.I.G.S.'' l'azienda dovrà formulare una proposta di rientro al lavoro, anche su mansioni dirette. Tale proposta, acquisita la disponibilità degli interessati, si concretizzerà in effettivo rientro al lavoro entro un breve periodo di riqualificazione - dopo sei mesi di C.I.G.S. le parti dovranno studiare soluzioni di sostegno e formazione per quanti non avessero ancora avuto alcuna proposta di rientro al lavoro. Il ''percorso'': - entro la fine di maggio le parti si incontreranno per valutare lo stato di avanzamento della gestione delle eccedenze - ogni tre mesi si terranno presso il ministero incontri di verifica riguardo l'evoluzione della situazione aziendale relativamente alle questioni di carattere industriale - lo stesso ministero , unitamente alla Regione Abruzzo ed alla Provincia di Chieti si impegnano a porre in essere tutte le iniziative di supporto di loro rispettiva competenza per sostenere le scelte di innovazione e di sviluppo che la Denso vorrà intraprendere, come ha sostenuto, sia pure condizionate dal raggiungimento del pareggio di bilancio La UILM giudica positivamente l'intesa raggiunta, che evita i 140 licenziamenti che la Denso avrebbe operato dall'11 aprile attraverso un sistema di gestione concordata degli esuberi che si pone l'obiettivo di recuperare quanti saranno posti in C.I.G.S. e di limitare le uscite, oltre che nel numero, nella tipologia: chi purtroppo lascerà l'azienda, lo farà per scelta o avendo la garanzia di ''agganciarsi'' alla pensione. Inoltre, seppur in termini di premessa, l'accordo riapre la questione delle prospettive di mantenimento e rilancio del sito di San Salvo, messe fortemente in discussione dal piano industriale presentato a dicembre: la partita è tutta da giocare, e resta delicatissima, ma ci sono disponibilità istituzionali, evoluzione dei mercati e possibilità di risanamento che la Denso deve assolutamente cogliere. Fabio Colangelo UILM Prov.le
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