Giovanni Artese non è nuovo nelle indagini storiche ed archeologiche, ha già pubblicato:"La Guerra in Abruzzo 1943-44", "Storia di San Salvo dalle origini al 1994", "Guida storico-artistica di San Salvo e dintorni", "La valle del Trigno-Ambiente,agricoltura e civiltà ", "La festa di San Vitale a San Salvo", "Tufillo,itinerari di visita e profilo storico".
Ora ha pubblicato il prezioso volume "SCERNI - Il profilo storico, le tradizioni, i percorsi di visita", con l'intento di "dotare la cittadina di Scerni precisa l'Autore - di un profilo storico aggiornato, nonché di percorsi di visita che possono tornare utili ai ragazzi delle scuole, ai turisti, nonché ai residenti curiosi di capire di più del patrimonio architettonico, ambientale e culturale presente nel- l'abitato e nel territorio comunale". Rigorosa la ricerca attinta da testi e da una nutrite bibliografia, corroborata da illustrazioni e , cartografie, per la descrizione del territorio, delle tradizioni legate alla civiltà scernese, per i riferimenti alle fonti archeologiche che sono presenti, per le testimonianze di genti insediatesi sin dalla preistoria.
Giovanni Artese passa in rassegna le vicissitudini della popolazione attraverso i secoli documentate da reperti ancora ben visibili nel contado, la presenza dei Cavalieri dell'Ordine di Malta, la devozione verso la nostra religione, con particolare riferimento ai Santi Panfilo e Donato; la testimonianza di Alfonso D'Avalos e del castello, gli edifici storici e nobiliari delle famiglie Ciccarone, De Riseis, del Senatore e agronomo Cosimo Ridolfi, cui è intitolato l'Istituto Agrario. Capitoli a parte sono dedicati al periodo del ventennio fascista, al secondo dopoguerra, alle attività agricole; ricordato anche Leonardo Umile l'eroe tragicamente morto nella seconda guerra mondiale.
Non poteva mancare un capitolo dedicato alla coltivazione della vite ed alla produzione di pregevoli varietà vinicole, lustro e vanto di Scerni,con le sue numerose cantine, frantoi per la lavorazione e produzione olearia (famoso quello della famiglia Pornponio) e, naturalmente all'Accademia delle Ventricina presso la "Fattoria dell'Uliveto" e i servizi delle autolinee Di Fonzo,Giacomucci.
Interessante il capitolo dedicato alle tradizioni scernesi, alle processioni di San Panfilo, San Silverio, San Nicola; il mitico carnevale scernese...
Sui percorsi di visita, Giovanni Artese traccia itinerari alla scoperta delle chiese antiche, più celebrate dalla gente con i Santi Martino e Antonio, Santa Maria della Strada, non trascurando di evidenziare anche qualche esempio architettonico di stile liberty ancora presente in alcuni edifici del centro.
Un volume tutto da leggere e da custodire nella biblioteca privata familiare, per la memoria e la descrizione di luoghi, personaggi ,anche per avere la possibilità di riscontare dal "vivo", le leggende, la storia, la civiltà di un popolo, la dignità di un popolo illustre e laborioso di questo prezioso angolo del nostro Abruzzo "forte e gentile".