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“Questa è l’unica vita che ho”

Una finestra sul carcere

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Il 27 marzo, la casa circondariale di Vasto ha ospitato il primo concerto del tour “Grazie, scusa, permesso” della cantautrice Lara Molino che vuole usare la musica per portare la gioia soprattutto dove c’è più bisogno.

Il tour nasce per ispirazione dell’invito di Papa Francesco rivolto a tutti i cristiani di non dare per scontato i rapporti umani e imparare a chiedere “scusa, permesso e grazie”.

Giuseppina Rossi, l’educatrice della casa circondariale di Vasto, ha definito il concerto come un richiamo alla gentilezza e alla cortesia e come uno strumento per arrivare ai cuori di tutti senza nessuna distinzione di religione o cultura. Il tempo condiviso dai volontari nel carcere è prezioso per l’intera istituzione e la scelta di Lara è un dono per tutti.

La tappa del tour di Vasto vuole essere la prima di una lunga serie in carcere, nelle scuole, nelle piazze e in tutti i luoghi di aggregazione.   Gli “scatti di sofferenza” realizzati da Stefano Schirato un fotoreporter dei luoghi più disperati come Jugoslavia e  l’Aquila hanno fatto da sfondo alla vove a alle note musicali.

Lara ha aperto il concerto con la canzone “Scusa” nata da uno sgarro che lei ha compiuto nei confronti di un suo amico e cantata sulle note della chitarra e dell' armonica a bocca.

La foto di una bambina che stringe al petto una macchinuccia dopo il terremoto lascia capire quanto sia importante imparare ad apprezzare quello che si ha e non lamentarsi per quello che non si ha. La cantautrice ha augurato ai carcerati presenti di avere l’occasione di poterli incontrare  in un bar a prendersi un caffè in tranquillità e fieri di se stessi . “Scappate dalle cattive compagnie. Anch’io ne ho incontrate nel mondo dello spettacolo ma la passione per la musica, la famiglia e la fede mi hanno aiutato. Vogliatevi bene.”  La canzone si chiama “La vita che ho”.

“Non dire niente” è un altro canto nato da una cattiva esperienza di vita di Lara. La lingua può ferire più di una spada. “Sono rimasta male per una cosa che mi aveva detto una persona che era anche molto importante e in quella circostanza ho capito che bisogna stare molto attenti prima di accusare qualcuno”. Ognuno di noi ha la tendenza a giudicare l’altro e questo canto vuole essere un invito a non dire niente se non si è sicuri, e soprattutto a non infangare il nome altrui per semplice superficialità o per pura cattiveria. E' meglio un silenzio positivo.

L’immagine di una Madonna appesa all’unico muro di una casa rimasto in piedi dopo un terremoto ha fatto da sfondo a una toccante  “Ave Maria” musicata da Lara. La fede è un mistero ma Maria è semplicemente una mamma anche per chi non ne ha mai avuta una.

Il concerto si è concluso con la canzone "Volare" di Modugno cantata quasi all’unisono con i presenti  e con le dediche dei carcerati scritte su un grosso manifesto.  

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