In piazza San Vitale, ieri sera il giornalista Pino Cavuoti ha moderato la cerimonia di premiazione della IV edizione del premio letterario Raffaele Artese, organizzato dai Lions Club e dal Comune di San Salvo.
Ha vinto il primo premio il romanzo “In Sicilia un’estate” di Massimo Polimeni, giornalista e dirigente d’azienda nato a Catania. Ha realizzato documentari per la RAI e diretto IN.TEA (Iniziative Teatrali). Ha vissuto a lungo all’estero (Seul, Tokio, New York), vive a Roma. Il romanzo d’esordio del manager siciliano Massimo Polimeni, narra le vicende di un uomo il quale, insoddisfatto, va alla ricerca delle sue radici nell’isola, incontrando il proprio passato intriso di emozioni e ricordi.
Il secondo premio è stato assegnato a Sandra Luigia Rebecchi con il romanzo “E adesso statemi a sentire”. L’autrice nata a Roma nel 1948, docente di Matematica e Fisica impegnata da sempre nella sperimentazione didattica, ora è in pensione. Ha scritto su numerosi argomenti tecnici, ha collaborato con la rivista Insegnare del CIDI, sia come redattore sia come pubblicista. Attualmente si dedica alla scrittura di saggi e romanzi.
Il terzo premio è andato a Gesuino Némus con ” La teologia del cinghiale”. Questo libro si è anche aggiudicato il premio “Opera prima”della 54esima edizione del Premio Campiello e una finale al Premio Bancarella e il primo premio de “Il Dio di Mio Padre” dedicato a John Fante di Torricella Pelligna. Dopo quasi mezzo secolo Matteo Locci, 58enne originario di Jerzu (Nuoro) ha deciso di tirare fuori la propria opera dal cassetto per donarla agli appassionati di lettura. Un’attesa che lo ha premiato, facendolo tornare “a casa” con due tra i riconoscimenti più ambiti per gli scrittori italiani: Sulla copertina di “La teologia del cinghiale” però a comparire non è il suo vero nome. Lo scrittore esordiente, infatti, ha scelto l’eteronimo Gesuino Nemus, il nome del protagonista del libro, per firmare le proprie opere. “Un vezzo” che ha deciso di concedersi ispirandosi a Pessoa e che si concederà anche per il libro che uscirà a breve, dal titolo “I bambini sardi non piangono mai”.
Sandro Abruzzese si è aggiudicato il quarto premio con il romanzo “Mezzogiorno padano”. L’autore è nato in Irpinia e vive a Ferrara dove insegna materie letterarie in un Istituto d’Istruzione Superiore. Blogger, fondatore del progetto “Racconti viandanti”, attraverso cui promuove incontri sul tema dell’erranza, collabora con la rivista online Erodoto108. Il suo Mezzogiorno Padano parla di emigrazione e di tante persone costrette ad abbandonare la propria terra e trasferirsi al nord.
La giuria popolare ha assegnato un riconoscimento a Sandra Luigia Rebecchi con il romanzo “E adesso statemi a sentire”. Menzione speciale per "Mezzogiorno Padano" di Abruzzese.
Il sindaco Tiziana Magnacca ha ringraziato i Lions e l’assessore alla cultura Giovanni Artese per l’attività svolta per il successo del premio letterario Raffaele Artese. "La cultura è un seme che curato e annaffiato costantemente per poter crescere".
Anche l'ex presidente dei Lions Club Silvana Marcucci ha elogiato i Lions club per la loro attenzione al prossimo e Giovanni Artese per aver saputo creare un gruppo di lavoro appassionato per quello che facevano.
Giovanni Artese ha manifestato la sua soddisfazione per il premio letterario. E' cresciuta la qualità dei libri che arrivano e i libri vincitori delle precedenti edizioni hanno avuto grosso successo. Viteliù, scritto da Nicola Mastronardi, vincitore della prima edizione è soggetto di un film che stanno girando in questi giorni; Laura Sabatino, vincitrice della seconda edizione è diventatya sceneggiatrice per la Mediaset; Alessandra Favilli con Terra degli orsi, vincitrice della terza edizione, ha ricevuto altri prestigiosi riconoscimenti a livello nazionale.
Alla cerimonia erano anche presenti la figlia di Raffaele Artese, Marina e il governatore Lions del distretto 108A, Marcello Dassori.
La bellissima serata è stata allietata dai ragazzi del liceo musicale "Mattioli" di Vasto.
Foto di Antonino Vicoli