Il libro “Non ti muovere” di Maragaret Mazzantini, pubblicato nel lontano 2001, è la storia di un padre e una figlia.
Tutto parte dall’incidente di Angela: il padre, chirurgo dell’ospedale della figlia, si ritrova a “scorticare” se stesso, a raccontarsi a lei e alla vita stessa.
Un tempo di attese, in cui il chirurgo torna ad essere un padre, in cui le domande, senza risposta, sono le vere protagoniste della storia. Accanto al dolore per la figlia, un amore per una ragazza del Sud Italia, un amore soffocato dalla mente, ma che il corpo non ha mai debellato.
L’attesa di un padre che si mette a nudo, con un segreto che sembra sbiadito nel tempo, ma è più vivo che mai.
Lo stile della Mazzantini, poi, fa il resto: parole che traboccano, “vomitate”, fatte di metafore e similitudini.
“Ognuno di noi, Angela, sogna qualcosa che scardini il suo mondo ordinario. Lo sogni seduto sul divano, sbracato in mezzo ai benefit che la vita ti aggiunge ogni giorno”.
La bellezza del libro, raccontata poi anche nel film “Non ti muovere” di Sergio Castellitto, con Penélope Cruz e Claudia Gerini.