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Alla Villa comunale 19 panchine intitolate ai magistrati vittime della mafia

Cerimonia a San Salvo per la 'Giornata della Legalità': "La memoria della vita di questi eroi civili va nutrita"

redazione
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A San Salvo, in occasione della Giornata della Legalità, sono state intitolate 19 panchine della Villa comunale Remo Gaspari ad altrettanti magistrati uccisi per mafia, in una cerimonia che ha visto coinvolte le scuole dell'Omnicomprensivo Mattioli-D'Acquisto e dell’Istituto Gianni Rodari.

Alla cerimonia sono intervenuti il Presidente del Tribunale dott. Michele Monteleone, l'avvocato Andrea Chierchia per l'Ordine Forense e il dott. Alessio Lalla, presidente dell'Ordine dei Commercialisti.

Una cerimonia sentita proposta al sindaco Emanuela De Nicolis da un cittadino, Amedeo Sannino, e accolta con gratitudine da tutta l'amministrazione.

"La collaborazione propositiva dei cittadini é fondamentale per la costruzione di una comunità. La memoria della vita di questi eroi civili va nutrita. Essi sono stati servitori dello Stato, della nostra democrazia, uomini e donne che hanno messo la propria vita, letteralmente, a servizio di un bene superiore, quello della giustizia e della libertà’ del popolo italiano. Siamo loro debitori e questo debito dobbiamo assolverlo tutti insieme, mettendo in atto quotidianamente delle scelte giuste, scelte che non sempre perseguiranno i nostri singoli interessi, ma quelli dell'intera comunità”.

Particolarmente toccante e coinvolgente l'intervento del presidente Monteleone, "L’educazione al senso civico passa attraverso le famiglie, la scuola, dobbiamo crescere ed educarci al rispetto delle regole, ma ad esso dobbiamo coniugare il senso di solidarietà, il tenersi per mano nei momenti di difficoltà, ciò consente la valorizzazione delle diversità, ognuno di noi è diverso dall’altro e se rispettiamo questa diversità, ne scaturirà un grande senso di legalità. Il rispetto delle regole e dell’altrui diversità e l’inizio del principio di legalità. Valorizziamo il pensiero divergente, è fondamentale, non possiamo pensare di creare dei cloni, ma dobbiamo rispettare l’altro. Nella società civile il cittadino è al centro e le istituzioni che hanno il dovere di tutelare la certezza dell’applicazione del diritto”.

La cerimonia si è conclusa con la lettura delle biografie dei magistrati i cui nomi sono stati impressi sulle panchine della villa comunale (leggi)

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