A Vasto marina (Chieti) in occasione del Giorno della Memoria sabato 25 gennaio, alle ore 16, dall’ex Villa Marchesani (Viale Dalmazia) partirà il walkabout-esplorazione partecipata radionomade Tracce di memoria antifascista: nel campo di concentramento di Vasto marina.
L’incipit che ispira questa azione è nella frase “Quando pensare, esprimersi ed esistere non erano un diritto”, elaborata nell’ambito de progetto Luoghi e mezzi per l’espressione promosso da Cittanet, il network di informazione locale, impegnato nell’innovazione territoriale per la valorizzazione delle comunità e della memoria dei luoghi.
Il walkabout è un’esplorazione urbana che coniuga cose semplici come passeggiate e conversazioni con le complessità inedite del Performing Media-storytelling caratterizzato dall’ausilio di smartphone e cuffie collegate a radioriceventi che permettono di ascoltare la conversazione peripatetica e repertori audio predisposti, in una vera e propria trasmissione radiofonica nomade.
Questa esplorazione per il Giorno della Memoria – istituito il 27 gennaio dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005 perché in quel giorno del 1945 fu liberato il campo di concentramento di Auschwitz – focalizzerà la sua attenzione proprio su un campo di concentramento italiano, in Abruzzo, a Istonio Marina, a Vasto, nell’ex Villa Marchesani, dove dal 1940 furono internati più di 180 prigionieri politici considerati “pericolosi”. Tra questi si possono ricordare personaggi importanti come Corrado Bonfantini che divenne poi segretario della federazione torinese del PSIUP e deputato alla Costituente; il direttore del Corriere della Sera Mario Borsa; Edmondo Cione docente di filosofia e collaboratore di Benedetto Croce; Raffaello Giolli, fondatore di Poligono, la prima rivista italiana d’arte contemporanea, non sopravvissuto all’internamento al campo di concentramento di Mauthausen dove fu deportato; Bruno Maffi, traduttore, tra l’altro, di molte opere marxiste come Il Capitale di Karl Marx; Guido Molinelli, membro della Costituente, parlamentare e sottosegretario per l’Industria e Commercio e tanti altri, più o meno noti. Dopo il, 25 luglio 1943, le autorità militari chiusero il campo di prigionia, perché in quel territorio erano iniziati dei lavori di fortificazioni per la difesa: i tedeschi stavano costruendo la “linea di sbarramento B” (linea Gustav) che andava da Ortona a Gaeta. E’ su questa linea che si svolsero scontri violenti con gli alleati, fino al novembre 1944 quando Montgomery fece con le sue truppe inglesi e indiane ingresso a Vasto creando il suo quartier generale proprio a Villa Marchesani.
Nel walkabout si parlerà anche di quegli scontri, sviluppati in buona parte lungo il Trigno e a San Salvo.