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L'Abruzzo in cucina: scapece alla vastese

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Lo scapece alla vastese è una ricetta di pesce tipica della tradizione marinara abruzzese di origini antchissime; basti pensare che alcune fonti lo fanno risalire addirittura all’epoca dell’Impero Romano. “Scapece” in dialetto è il palombo, che viene tagliato a fette, passato in abbondante farina bianca, profumato di zafferano (l'”oro vermiglio” famoso in Europa dal XVI secolo e ancor oggi coltivato sull’Altopiano di Navelli) e messo a friggere in olio d’oliva. Dopodichè va marinato in aceto di vino bianco. Può essere conservato in frigorifero fino a venti giorni e può essere preparato anche con code di rospo, razza e altri pesci da taglio.

Ingredienti per 4 persone

  • 1 kg di pesce tipo palombo
  • 1/2 l di aceto bianco forte
  • 1/2 cucchiaino di zafferano
  • un pò di farina
  • olio d’oliva e sale
  • Trebbiano (facoltativo)
  • cipolla (facoltativa)

Preparazione

Pulite il pesce, togliete le lische e tagliarlo in pezzi regolari; dopodichè infarinarlo. Mettete a rosolare in padella con olio bollente fino a doratura. Scolatelo e trasferitelo su carta da cucina, per far assorbire l’olio in eccesso. Salate il pesce.

Versate l’aceto in un pentolino e fatelo scaldare sul fuoco; quando  è caldo toglietelo dal fuoco e aggiungete lo zafferano, che andrà  fatto sciogliere completamente. Disponete il pesce a strati in una pirofila e versatevi sopra l’aceto allo zafferano. Su ogni strato si può anche spruzzare Trebbiano d’Abruzzo e spalmare cipolla soffritta. Fate marinare per almeno un giorno in frigorifero. Servite il pesce sgocciolato dalla marinatura.

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